Novembre è il mese di Halloween, quale migliore occasione per parlare delle proprietà benefiche dei semi della zucca? Tutti noi forse conosciamo quanto sia gustoso sgranocchiarli e magari accostarli ad un aperitivo, ma chi di voi sapeva quanti elementi benefici per la nostra salute contenessero? Tantissimi, tanto da poter essere considerati un vero e proprio concentrato di benessere. I semi di zucca (Cucurbita pepo L.) appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee e crescono in quantità numerosa sulla superficie interna della zucca (ciascuna contiene un numero di semi che può raggiungere persino le 500 unità). Sono dei semi dal colore verde scuro e dalla forma piatta, racchiusi in un guscio dal colore giallo molto pallido. Esistono oltre a questa varietà di semi di zucca, anche tipologie differenti. Ci sono alcune zucche, per esempio, che producono dei semi senza guscio, in ogni caso tutti i tipi di semi sono caratterizzati dalla stessa forma ovale con punta conica. È possibile trovare i semi di zucca in ogni periodo dell’anno, sebbene i più freschi si trovino nel periodo in cui le zucche sono di stagione, ovvero durante il periodo autunnale. È richiesta la completa maturazione della zucca per poter estrarre dei semi di ottima qualità. Tra i suoi componenti principali annoveriamo innanzitutto i β-fitosteroli, strutturalmente simili agli androgeni ed agli estrogeni, l’acido oleico e l’acido linoleico (questi ultimi due chiamati anche acidi grassi omega-3). L’insieme di queste sostanze si è dimostrato utile ad abbassare i livelli di colesterolo e migliorare i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ed in parte all’ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestosterone. Oggi l’olio di semi di zucca, concentrato come detto in β-fitosteroli ed omega-3, è largamente impiegato come rimedio fitoterapico utile nella cura dell’ipertrofia prostatica benigna, un ingrossamento anomalo della prostata tipicamente caratterizzato da disturbi minzionali, quali diminuzione del calibro e del getto urinario, urgenza minzionale, minzione intermittente, minzione frequente, senso di incompleto svuotamento della vescica, ritenzione urinaria e gocciolamento post-minzione. Inoltre gli acidi grassi omega-3 inibiscono l’assorbimento del colesterolo nell’intestino, il che porta ad una riduzione dei livelli di questo nel sangue. Proprio grazie a tale proprietà, i semi di zucca possono essere consumati con tranquillità anche da soggetti con problemi di colesterolo alto, anzi in questi casi se ne consiglia il consumo. I semi di zucca contengono un amminoacido, la cucurbitina, che sembra essere responsabile dell’effetto antielmintico (lunga e consolidata tradizione popolare contro i vermi intestinali). Abbondano anche i carotenoidi (luteina e β-carotene), la vitamina E ed i sali minerali essenziali zinco, manganese, magnesio, fosforo e ferro. Grazie al contenuto di alcune particolari sostanze, i semi di zucca permettono inoltre di beneficiare di alcune proprietà relative alla salute dei nervi. Questi piccoli semi sono una fonte eccellente di amminoacidi triptofano e glutammato i quali vengono poi trasformati all’interno dell’organismo in altre sostanze benefiche. Il primo di questo viene convertito in serotonina per cui rappresenta un elemento benefico di natura neuro-chimica, mentre il glutammato è un elemento molto importante essendo richiesto nella sintesi di una sostanza, nota come GABA, la quale è anch’essa coinvolta nel sistema nervoso, che più nello specifico si occupa della stabilità di stati d’ansia e di irritabilità. Recenti studi hanno rilevato delle altre proprietà dei semi di zucca utili per la risoluzione di disturbi differenti. Sono state recentemente evidenziate buone capacità per il trattamento dell’artrite ed inoltre, dato l’alto contenuto di aminoacidi e minerali presente nei semi, è garantita una migliore salute delle ossa. Studi in via sperimentale affermano inoltre che i composti fitochimici contenuti nei semi di zucca ricoprono con molte probabilità un ruolo rilevante nella prevenzione della nefropatia diabetica. Si consiglia l’assunzione di 10 g/die di semi interi (non salati) o macinati, o di preparati equivalenti (estratto 500 mg/die). Non salateli troppo per evitare spiacevoli sorprese durante la misurazione della pressione arteriosa.
Fabrizio Barone