12 anni schiavo di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Lupita Nyong’o, Benedict Cumberbatch, Brad Pitt; Usa, 2013; colore, durata 134’; biografico.
Dal 20 febbraio sbarca, in tutte le sale italiane, 12 anni schiavo, film ispirato alla vera storia di Solomon Northup, magistralmente diretto dal regista inglese Steve McQueen. Solomon (interpretato da Chiwetel Ejiofor), nel 1841, vive, da libero cittadino afro-americano, nello stato di New York, insieme alla sua famiglia. Un giorno, scambiato per qualcun altro, viene catturato con l’inganno e venduto come schiavo. Ha inizio il suo calvario. Elegante violinista, personalità colta e intelligente, Solomon deve rinnegare se stesso per non soccombere alle frustate dei padroni, ai quali non può reagire, né mostrarsi istruito. Dallo spietato Edwin Epps (Michael Fassbender) alla dolce amica Patsey (Lupita Nyong’o), l’incontro cruciale, sarà quello con il canadese Samuel Bass (Brad Pitt).
Candidato a nove premi Oscar, 12 anni schiavo, ne incassa tre: Miglior film, Migliore attrice non protagonista a Lupita Nyong’o e Migliore sceneggiatura non originale, tratta, proprio, dalle memorie scritte dello stesso Northup, oggi edite dalla Newton Compton. Il risultato è un film forte come un pugno nello stomaco, senza censure, pregno di disperazione e voglia di riscatto. «Io non voglio sopravvivere, io voglio vivere!» afferma Solomon. Un vero e proprio inno alla libertà, urlato attarverso le silenziose sofferenze di un uomo che non smette di credere nella giustizia. Film da vedere e rivedere, e rivedere, e rivedere…
Elenia Teri