Il bilancio del comune di Partanna

PARTANNA – Tempo di fare quattro conti. In attesa di avere notizie sugli sviluppi della politica santaninfese, (anche se le notizie ufficiali potrebbero arrivare solo tra qualche anno), in considerazione del fatto che tra poco saremo tutti sulla stessa barca ARO, ci dedichiamo ad una sintesi del lavori consiliari che hanno portato, a ridosso di ferragosto, all’approvazione del bilancio 2014 a Partanna, mettendo a confronto vecchie e nuove scuole politiche.

Sin dall’inizio della seduta, il sindaco Catania (vecchia scuola) si prende la piena paternità, insieme con tutta l’amministrazione, del suo vero primo Bilancio di Previsione.

L’attuale primo cittadino, ma ex-vice-sindaco, afferma che i bilanci precedenti non hanno dato l’opportunità di poter azionare bene la macchina amministrativa rispetto a quelle che sono le esigenze minime di sopravvivenza, esigenze minime di servizi, esigenze minime di buona creanza rispetto a quella che è la condizione di Partanna.

Il sindaco si è impegnato davanti al consiglio a cercare nel corso del quinquennio non soltanto di dare ai cittadini i servizi essenziali, ma soprattutto di garantire una pressione fiscale equa. Catania cerca di evitare ogni forma di polemica su tasse ed aumenti, ed invita a creare un clima di armonia e collaborazione per uscir fuori da una crisi che attanaglia la nostra nazione e ancor più i comuni e comunque i territori del Meridione. Effettivamente, bisogna dare atto che il Comune di Partanna è stato colpito dal mancato trasferimento di altri 51.000 euro a causa dei tagli nazionali, a cui si sono poi aggiunti anche quelli regionali. Il sindaco invita tutto il Consiglio a fare una serena riflessione per valutare successivamente gli effetti che i numeri di bilancio avranno su Partanna.

Politicamente è il sindaco che illustra gli emendamenti tecnici al bilancio, tra cui quello necessario per adeguare la TASI alla riduzione voluta dalla stessa maggioranza. Da subito si capisce che il terreno di scontro sarà proprio quello della tassazione.

Il Consigliere Bevinetto si dimostra molto duro e combattivo contro l’attuale modo di amministrare, affermando che la politica economica portata avanti dall’amministrazione e avallata dalla maggioranza non segue sempre il percorso virtuoso del buon padre di famiglia. Nel suo intervento il capogruppo partannese all’Unione Dei comuni, interroga il sindaco sulla strategia che il comune sta adottando per il Cranio trapanato, e le iniziative volte a pubblicizzare e promuovere questo grande reperto che deve essere una risorsa per il territorio. Bevinetto continua il proprio intervento parlando di tassazione che appare iniqua per gli anziani che non possono usufruire delle detrazioni per i figli a carico. Dopo un lungo ed acceso confronto tra le forze presenti in aula, si passa alle dichiarazioni di voto di ciascun gruppo.

Il consigliere Lo Piano, per il gruppo Indipendenti, afferma che il bilancio attraverso l’aumento al massimo della tassazione avrà riflessi negativi su economia e occupazione. Ma soprattutto il capogruppo asserisce che la maggioranza votando il bilancio dimostrerà una totale incapacità nel capire che i cittadini si trovano in grave situazione economica non riuscendo ad arrivare a fine mese. Lo Piano si rammarica per la mancata istituzione di un bilancio partecipativo rivolto all’ascolto delle esigenze e alle richieste dei cittadini. Ed infine il consigliere indipendente sottolinea che i servizi indivisibili saranno pagati direttamente dai cittadini con l’aumento delle tasse.

Per il gruppo PD, interviene per dichiarazione di voto, il consigliere Biundo Vita, contestando quanto più volte espresso dalla consigliera Genco nel corso delle sedute, ed affermando che l’aumento delle tasse non è affatto una capacità né manageriale né imprenditoriale. Nel suo intervento il capogruppo Pd, porta come esempio il Comune di Santa Ninfa, che in materia di TASI ha adottato una tariffa dell’uno per mille per le prime e le seconde case ed ha esentato i capannoni industriali. Qualcuno dica all’esponente Pd di non fidarsi troppo delle parole dei suoi colleghi “stranieri” di partito, perché l’esenzione è arrivata, ma solo recentemente. Infatti sarà il prossimo consiglio comunale santaninfese a decidere l’esenzione dei capannoni, attraverso una modifica del regolamento IUC, approvato dalla giunta di Santa Ninfa, soltanto da qualche giorno. Della serie meglio tardi che mai. Il capogruppo PD dà merito al proprio gruppo consiliare di aver svolto un lavoro di approfondimento su tutti gli allegati al bilancio di previsione per l’anno 2014 e al pluriennale 2014 – 2016. Afferma che il bilancio previsionale si dimostra incapace di reagire alla sfida della crisi, di trovare soluzione alle difficoltà dei cittadini partannesi, delle tante piccole attività agricole, artigianali e commerciali. Per il PD si è di fronte ad un documento che si riduce ad un atto di mera e modestissima ordinaria amministrazione, dove secondo il capogruppo, l’unica azione forte messa in atto da parte dell’Amministrazione è quella della spasmodica ricerca di nuove tasse o dell’incremento fino alle stelle di quelle esistenti, come per l’addizionale all’Irpef.

Purtroppo, dobbiamo ammettere che Catania non è stato il solo a dover fare questo tipo di scelta. Solo pochissimi amministratori locali hanno avuto la possibilità di non gravare sulle spalle dei loro concittadini. Dopo il Pd, prende la parola il consigliere De Benedetti Anna Maria del gruppo 5 stelle che preannuncia voto contrario in quanto il bilancio rispecchia delle scelte politiche non condivisibili, perchè pone a ogni singola famiglia, che spesso non ha né il lavoro, né tantomeno risorse economiche, il dilemma o pagare le tasse o pensare al proprio mantenimento.

Di differente avviso il consigliere Clemenza il quale afferma che l’Amministrazione sta facendo scelte chiare, precise e dettagliate ispirate al programma elettorale di tutta la coalizione di maggioranza. Il consigliere di maggioranza prosegue dando merito all’amministrazione che in questo anno ha ridotto ulteriormente i costi della politica. Assessori a costo zero, mentre i consiglieri hanno un appannaggio minimo. Per l’esponente anche l’organizzazione degli uffici è migliorata in quanto vi sono quattro macro aree con quattro capisettori, con riduzione dei costi del personale. L’intervento prosegue con una lunga serie di cose fatte e di cose da fare. Clemenza conclude dicendo che, in questo anno di Amministrazione Catania il gruppo Alleanza per Partanna si ritiene soddisfatto per gli obiettivi raggiunti, e pertanto annuncia il voto favorevole.

Se l’intervento di Clemenza non stupisce, la dichiarazione di voto del consigliere Libeccio è alquanto strana, in quanto preannuncia per il gruppo del Partito Socialista l’astensione, affermando di non voler pensare ai lati negativi della gestione, ma a quelli positivi che vedono Partanna più pulita, e più sicura, auspicando maggiori controlli serali da parte della Polizia Municipale. Il capogruppo dei socialisti auspica maggiore collaborazione ed utilizzo della conferenza dei capigruppo, invitando tutti gli assessori a confrontarsi, ma soprattutto preannuncia che con undici voti favorevoli, due astenuti ed il resto contro, il bilancio sarà approvato.

Ed in effetti è proprio così, nessuna sorpresa, nonostante l’ampio dibattito e confronto. In risposta ai socialisti interviene il presidente Cannia, il quale afferma che è la prima volta che vede un bilancio così trasparente e condiviso, anche la bozza di PEG è stata messa a disposizione della minoranza, consentendo all’opposizione di presentare degli emendamenti. Il consigliere Cannia continua poi sostenendo, che può essere che alcuni assessori non parlano in aula, ma ci sono dei Consiglieri che sanno esattamente quali sono le poste in bilancio e quali servizi sono stati istituiti. Il consigliere di maggioranza afferma che nel prossimo bilancio vuole si trovino le risorse per iniziare ad assumere alcuni dei precari, ovvero dei dipendenti che ancora non hanno avuto la dignità che gli spetta dopo tantissimi anni. Pertanto, ringrazia la minoranza, di aver dato dei suggerimenti costruttivi.

Il consigliere Corrente per il gruppo Alleati per Partanna conclude le operazioni di dichiarazioni di voto, affermando che la maggioranza non è contenta di mettere le mani in tasca ai cittadini, ma è contenta di poter garantire dei servizi essenziali e di operare in un’ottica di contenimento della spesa.

Il Presidente chiude i lavori auspicando un Buon Ferragosto.

Ed adesso che le ferie sono finite, ed i nostri eroi sono tornati, possiamo sperare che qualcuno ci spieghi come mai gli indici pubblicati allegati alla delibera di bilancio 2014 sono uguali a quelli nella sezione Amministrazione Trasparente del consuntivo 2013? Dove è il piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio 2014? Si deve ancora aspettare? Certo, attraverso di essi abbiamo un chiaro segnale, che a differenza di qualche comune vicino, i veri tagli del governo regionale e nazionale li hanno subiti i partannesi, ma se è stata introdotta la nuova tassa sui servizi essenziali e i conti di Belice Ambiente non ci consentono di stabilire con chiarezza se e di quanto aumenterà la spazzatura, come possiamo essere certi che la pressione fiscale e tributaria non sono aumentate e si sono mantenute simili all’anno precedente? Ma tralasciando i tecnicismi, un’altra domanda mi risuona nella mente. Gli Indipendenti, scuola del fiume politico in piena, riusciranno ad arginare la forza motrice della maggioranza forte e compatta, spingendola tutta ad alzare lo sguardo? Oppure è tutto affidato nelle mano del PD, come è stato in passato? Ed i grillini, nuova scuola politica amministrativa, che ruolo assumeranno? La vecchia scuola di Catania riuscirà a gestire ogni cosa dimostrandosi maestra? Tutto questo lo scopriremo strada facendo.

Batman


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