46 borghi siciliani aprono le porte di centinaia di tesori nascosti. Secondo weekend per scoprire tradizioni, percorsi, ricette, artigiani

PALERMO – Tante occasioni uniche, da non perdere: dalle tracce di Frank Capra a Bisacquino ai set del Gattopardo a Ciminna; dallo yoga con le mucche a Collesano alle caprette felici di Gangi, dalle giovani aziende etiche di Valledolmo alle piantagioni di mango di Balestrate, alle eccellenze di Camporeale al caseificio inedito di Bompietro, al picnic a mille metri a Baucina, alla sardiata con i pescatori a Trappeto, ai dolci antichi di Montelepre. Chiese ce ne sono a bizzeffe, alcune di una bellezza commovente (pensiamo a Isnello), e così anche i castelli – a Geraci o a Giuliana -, le biblioteche dei conventi (a Petralia Soprana), un’antica centrale idroelettrica (a Sottana). I balli di comunità a Prizzi, le tradizioni conservate a Contessa Entellina, i mestieri perduti, a Pollina. Spostandosi dal Palermitano al Trapanese, ecco le cave di marmo, le grotte e i tramonti di Custonaci e il panorama dall’Eremo solitario di Calatafimi-Segesta.

Questo e tantissimo altro in questo secondo (da venerdì 17 a domenica 19 maggio) e penultimo weekend del Borghi dei Tesori Roots Fest in cui 46 piccoli comuni siciliani aprono musei, conventi, artigiani, luoghi di memoria che gettano un ponte con gli 8 milioni di siculo-discendenti sparsi per il mondo: nell’Anno del Turismo delle radici, il festival è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, ed è sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia.

Eccoci quindi al secondo fine settimana, da venerdì 17 a domenica 19 maggio, con il gruppo di borghi del Palermitano, il più numeroso e “agguerrito”; e, a poca distanza, i due borghi del Trapanese (Custonaci e Calatafimi Segesta). In questa zona si va per tramonti: la luce che batte sulle cave di marmo è indimenticabile. Si potrà visitarle in piena sicurezza, a Custonaci, o ascoltare un esperto, ma ci sarà tempo anche per la grotta Mangiapane dove vivevano contadini e pastori fino al secolo scorso e dove il tempo pare essersi fermato. Non dimenticate di portare i bambini a vedere papere, galline, asinelli e caprette. Si potrà invece salire all’Eremo del Giubino per osservare Calatafimi Segesta, ma soprattutto per ascoltare leggende e racconti e, sabato, un concerto al tramonto. Il borgo ha preparato un programma folto, si va dai laboratori di ceramica alle pitture sui carretti siciliani, alle visite ai vigneti, e ai sapori tradizionali.

Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite; passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e nell’info point di ciascun borgo.


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