PARTANNA – L’amministrazione comunale di Partanna in una nota fa le sue considerazioni in risposta a quelle rese dai consiglieri di opposizione sulla mancata partecipazione di Partanna alla Bit di Milano e sulla “inadeguata attenzione ai problemi culturali”
giornale kleos: https://www.giornalekleos.it/i-consiglieri-di-opposizione-partanna-anno-2024-benvenuti-nel-paese-invisibile/?fbclid=IwAR0pmQWErCj3RAExtxHO765IySHzWm59PcEVHOiPhG0KfsgWtUk2Pu7zqdo
“Il termine cultura deriva dal latino colere e significa ‘coltivare’ e quindi intende abbracciare tutti i campi del sapere umano senza limiti di sorta. A riguardo è difficile racchiudere il concetto di cultura nella monodirezionalità, cosa che è avvenuta negli ultimi dieci anni. Se cultura significa solo promozione di libri a cui partecipavano una decina di persone, ci si rende conto che fare cultura ‘non è per tutti’. Tra i vari aspetti che sovvengono viene spontaneo pensare alle condizioni in cui è stato trovato l’archivio notarile di stanza al primo piano del Monastero delle Benedettine; ci si chiede se è stato mai visionato dalla precedente amministrazione. Si ricorda che all’interno dell’archivio notarile è conservata la nostra storia, le nostre radici. Cultura è anche salvaguardia del patrimonio: nell’ex Chiesa di San Nicolò da Tolentino, dove sono conservati i pregevoli stucchi di Silvestre Ratto, evidentemente sconosciuti, la natura aveva preso il sopravvento con la crescita di numerosi alberi che si elevavano oltre il tetto e per estirparli ci sono voluti ben cinque giorni, per non parlare degli alberelli di pino che crescevano sulla facciata settecentesca di Palazzo Pisciotta – Calandra. Gli ultimi pieghevoli che promuovevano il territorio di Partanna risalgono a molto prima del 2013; non aver trovato nulla a riguardo dalla precedente amministrazione è stato invalidante per non aver potuto partecipare alla fiera internazionale dell’archeologia di Paestum e quindi sponsorizzare il nostro territorio. È bene ricordare che alle fiere non si presenzia per fare la vacanza, ma occorre andare preparati e con le idee chiare al fine di promuovere le potenzialità della nostra città costituendo ciò obbligo nei confronti della stessa. Ponendo l’attenzione sui costi che ha rappresentato la BIT negli anni 2022 e 2023 occorre capire se realmente ne è valsa la pena. Dalle determine si evince che le somme per il 2022 sono pari a 14.631,62, con 2.431,62 euro di missioni e 12.200,00 euro per l’allestimento dello stand. per il 2023 sono pari a 17.732,85 e nello specifico 14.640,00 euro versati alla Società Feedback per l’allestimento dello stand e altri 3.092,85 euro di missioni per tre giorni di fiera, considerato anche il soggiorno di Vittorio Sgarbi, del quale si apprezzano le qualità di critico d’arte ma si apprezza meno la sua missione a carico del Comune di Partanna e quindi dei partannesi; sarebbe stata più opportuna la presenza di operatori turistici. Sorge spontanea la domanda se era necessario soggiornare all’NH HOTEL con una spesa pari a 170 euro a notte. In due anni abbiamo un investimento di 32.364,47 euro di soldi pubblici per andare a cercare i turisti negli angoli più sparuti del centro storico: costi – benefici uguale zero. Consideriamo che in alcuni periodi dell’anno il Castello non è stato completamente visitato, nemmeno dalle scolaresche, come si evince ad esempio nei mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2022. È inutile, a questo punto, far riferimento all’Area Archeologica di Contrada Stretto: non c’è stata nemmeno la capacità organizzativa di piccoli eventi che avrebbero permesso la valorizzazione del luogo, anche agli stessi partannesi. Nell’anno 2022 non è stato erogato il contributo a favore della nostra Biblioteca che mira al potenziamento del patrimonio librario per la mancanza di indirizzo politico, eppure ci si erge a paladini della lettura. L’attuale Amministrazione, insediata da circa otto mesi, non può costruire ciò che in dieci anni non è stato fatto e pertanto questo tipo di polemica risulta essere sterile e poco costruttiva considerando che i frutti del nostro lavoro e del nostro fare giornaliero non possono essere subito visibili in quanto ci si trova anche a rimediare pregresse mancanze. Continueremo a lavorare indipendentemente dal becero cortile, alimentato anche sui social, chiedendo pazienza perché nel medio periodo si vedranno i risultati”.
L’Amministrazione Comunale di Partanna