Il fatto non sussiste per l’inquinamento del Parco Archeologico di Selinunte. Il commento del sindaco Errante

 MARINELLA DI SELINUNTE – La scoperta a Selinunte di pneumatici, di un cestello di lavatrice ed altro, a giugno dell’anno scorso, nel corso dei lavori di eliminazione di una  duna e per la realizzazione di un grande parcheggio aveva determinato il blocco dei lavori e la messa sotto inchiesta della direttrice del Parco Caterina Greco e dell’impiegato Luigi Lentini, dell’ingegnere Giuseppe Taddeo, dell’ingegnere Danilo La Rocca e di Francesco Seidita.

Gli imputati, con sentenza di questi giorni, sono stati tutti assolti dal Tribunale di Marsala dall’accusa di inquinamento dell’area sequestrata del Parco Archeologico perché il fatto non sussiste.

Il Sindaco di Castelvetrano Felice Errante, in relazione alla vicenda ha così commentato:

“Esprimo il mio vivo compiacimento per l’assoluzione degli imputati, avuto particolare riguardo per l’ing. Giuseppe Taddeo e l’ing. Danilo La Rocca, tecnici del mio comune, in questa vicenda che per certi versi è apparsa grottesca. La sentenza ha chiarito con fermezza che qualcuno non ha detto la verità e che il Comune ha agito nel rispetto della legge – ha affermato Errante – domani (16 ottobre) incontrerò i vertici regionali per verificare la possibilità di un’immediata ripresa dei lavori. E’ chiaro che la vicenda non si concluderà qui, eventuali responsabilità in capo ad organismi regionali deputati ai controlli, dovranno essere chiarite – ha concluso Errante –  ed i responsabili saranno perseguiti senza alcun tentennamento”.


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