Nemici noi!?…Ma quando mai? (è stata solo strategia politica!)

Il Partito Democratico di Partanna quando ha convocato gli iscritti per il Congresso cittadino e l’elezione del nuovo segretario comunale ha sconvolto tutti, compresi, forse, molti protagonisti della stessa storia del Pd locale. Si sono ritrovati insieme, infatti, da Benedetto Biundo e Salvatore Leone a Dino Mangiaracina e Simona Cordova, da Giulia Flavio a Calogero Chiaramonte e Rosalba Sanfilippo, da Santo Tigri a Rocco Caracci, da Antonino La Tona e Biagina Napoli a Enzo Nastasi, da Filly Sanfilippo a Vito Zarzana e a Nicolò Clemenza…..

Tutte persone che fino a qualche mese fa si sono scontrate politicamente ed elettoralmente a livello comunale senza esclusioni di colpi. Ora sono tutti quanti insieme dentro lo stesso partito che intendono tutti quanti rifondare (ognuno ovviamente conoscendo a preferenza degli altri la formula vincente), cominciando dal consiglio comunale in cui adesso nel gruppo consiliare del Pd è transitata Rosalba Sanfilippo, mentre qualche seduta prima Rocco Caracci, pur restando dentro al Pd, ha dichiarato di non voler riconoscere, suo malgrado, come capogruppo Vita Biundo. In mezzo a tutte queste prese di posizione è difficile riuscire a capire bene quello che sta succedendo. Peraltro tutti ora sembrano schierati con Matteo Renzi candidato segretario a livello nazionale (mentre appena alcuni mesi fa la sezione si è schierata a forte maggioranza con Bersani). Insomma gli attuali componenti del gruppo dirigente del Pd, da buoni progressisti, sembra che siano andati tante spanne oltre la prosaica realtà. E allora che significava il netto contrasto elettorale di cinque mesi fa? E’ stata solo una strategia politica per far stravincere il sindaco Nicola Catania? E in verità nemici non lo si era, ma fondamentalmente amici anche se alla comune gente non sembrava? Certo in questa situazione nessuno vorrebbe trovarsi al posto del nuovo coordinatore cittadino, novello trascinatore del Quarto Stato, coordinatore che farebbe certamente un’opera politica meritoria se riuscisse a tenere veramente insieme senza grossi o clamorosi litigi tutte le anime che stanno al momento un po’ strette nell’ingrassato corpo del Pd locale.


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