Razionalizzazione rete scolastica anno 2014/2015: lotta tra poveri!

PARTANNA – SALEMI – In una vera e propria guerra tra poveri, in un momento in cui è possibile ancora modificare errori commessi nel recente passato in merito ad accorpamenti vari tra scuole del territorio, c’è chi vuole a tutti i costi strumentalizzare a fini politici le giuste esigenze che vengono dal basso e dalla storia del territorio.

In particolare si parla dell’accorpamento – obiettivamente contro la storia – dell’Istituto Dante Alighieri con il Liceo “D’Aguirre di Salemi.

E’ stata certamente un’aberrazione politica e culturale quella di soffocare l’autonomia del “Dante Alighieri” di Partanna attivo dal 1935 e forte di circa 600 alunni a favore del Liceo “D’Aguirre” di Salemi (senza nulla ovviamente togliere all’importanza e alla significatività culturale del Liceo “D’Aguirre”).

Oggi dopo le decisioni prese dal collegio provinciale per la razionalizzazione scolastica, e cioè dopo che è stato recentemente proposto che si cambiassero in toto le carte in tavola e che il Liceo D’Aguirre fosse accorpato all’Istituto Superiore “Dante Alighieri” di Partanna, si sono elevati al cielo grida di protesta e attacchi al sindaco di Partanna, Nicola Catania.

A nostro avviso, non si fa una lotta tra poveri.

Bisognerebbe trovare il modo per lasciare l’autonomia al prestigioso Liceo “D’Aguirre” di Salemi e al tempo stesso sostenere la proposta del sindaco Catania (che ormai è anche quella del collegio provinciale per la razionalizzazione scolastica) che va in direzione dell’autonomia dell’Istituto Superiore Dante Alighieri di Partanna.

Il resto è solo strumentalizzazione politica e campanilistica che si fa alle spalle di un territorio.

Qui di seguito pubblichiamo la nota di risposta del sindaco Nicola Catania ai suoi recenti critici:

“Apprendo con grande stupore delle critiche sull’intervento, fatto dal sottoscritto il 24 gennaio scorso, in seno alla conferenza provinciale in materia di ridimensionamento scolastico. E’ pur vero, che dopo avere letto il verbale della conferenza, che è stato inviato a tutte le parti componenti, ho potuto avere contezza dell’equivoco generatosi a causa, presumo di un errore di trascrizione del verbale e/o interpretazione rispetto alle mie effettive dichiarazioni.

Mi preme, infatti, chiarire, che il sottoscritto in quella sede non ha, assolutamente, preso nessuna posizione a sfavore di un territorio o di un altro, in quanto da sempre ho ritenuto portare avanti le istanze per le esigenze effettive e reali del territorio, senza far mai prevalere alcuna istanza dal mero sapore campanilistico.

Penso, inoltre, che la politica deve porgersi al servizio delle diverse e singole esigenze del territorio, interpretandone le reali difficoltà.

Aggiungo e preciso, che in quella sede, il sottoscritto si è semplicemente affidato al criterio della legge dei numeri e ad una più razionale distribuzione dell’offerta formativa, per cui è stato consequenziale proporre, per la Città di Salemi,  che l’Istituto Comprensivo Garibaldi accorpasse l’Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II e non al contrario come non correttamente  verbalizzato, considerato che il primo risulta avere un numero di alunni maggiore rispetto al secondo.

Prendo le distanze da queste assurde accuse che mi vogliono vedere come il punitore di un intero territorio e che pertanto mi feriscono, in quanto da sempre ho messo a disposizione il mio ruolo per risolvere i problemi della collettività.

Auspico che per il futuro si instauri un clima di maggiore collaborazione e intesa, dichiarandomi sin da adesso disponibile ad ogni qualsivoglia chiarimento”.


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