GIBELLINA – I Gruppi consiliari di opposizione “Con Sutera per Gibellina”, “Officina 146” e “La Nuova Frontiera” protestano contro il continuo “disastro verde” come usano definire quanto succede a Gibellina in materia di verde pubblico.
Qui di seguito il testo del loro comunicato:
“IL DISASTRO DEL VERDE PUBBLICO A GIBELLINA…ADESSO PIANTATELA!!!”
Mentre in città, in tutta Italia e nel mondo si susseguono le campagne di sensibilizzazione contro la deforestazione, la protezione del territorio e l’abbattimento di Co2… a Gibellina, l’amministrazione comunale, “porta in scena” la distruzione del verde urbano.
Nella Città della Rinascita, in cui il piano urbano ha previsto la ricostruzione di abitazioni, infrastrutture e monumenti, Ludovico Corrao aveva affidato ai bambini di Gibellina un museo all’aperto all’interno di un vastissimo parco verde. La città era una immensa oasi ambientale, un giardino a scala urbana, un parco vegetale di cui i cittadini gibellinesi dovevano essere custodi.
Oggi il sogno cede il passo alla realtà:
le centinaia di meravigliose opere d’arte rischiano la distruzione per l’incuria dell’amministrazione;
le migliaia di piante, alberi e siepi, arbusti e fioriere sono violentate dall’incoscienza di pochi e dall’assenza di qualsiasi forma di protezione.
Il Comune di Gibellina oggi promuove convegni sullo “sviluppo degli spazi verdi urbani”…
ci sembra proprio una beffa!!!
Con l’ultimo abbattimento di 100 Eucalipti, piantumati negli anni ’80 dai bambini delle elementari, con il taglio dei 30 pini di Cudduredda, piantati in memoria della bambina simbolo del Terremoto del Belice, con la perdita di quasi 350 palme la compromissione di altre 500 (vittime della rinuncia alla lotta al Punteruolo Rosso) si sta cercando di cancellare l’anima di Gibellina, la sua memoria ritrovata, la sua cultura ritrovata, la sua identità di città giardino.
È IN CORSO UN NUOVO TERREMOTO!!! E STAVOLTA LA NATURA CONTA I DANNI A CAUSATI DALL’UOMO!!!
In consiglio comunale, da più di due anni, i gruppi di minoranza denunciano l’abbattimento continuo e indiscriminato di alberi simbolo della città: decine di interrogazioni, mozioni, Consigli Comunali aperti voluti dai cittadini per denunciare l’abbattimento dell’Acacia del Circolo Cacciatori, del Carrubo di Via Gentile, delle palme dell’ingresso alla città, degli eucalipti del Parco Giochi e della Scuola San Francesco, dei pini del Cimitero Nuovo… È ORA DI PIANTARLA non solo metaforicamente.
La mancanza totale di cura, irrigazione e concimatura delle piante nell’Orto Botanico ha provocato la morte di 800 esemplari: tra questi 33 Carrubi, 2 Noci, 4 Peschi, 42 Agrumi, 3 Melograni, 50 Barberis, 2 Mandorli, 8 Azzalori, 132 Conifere, 10 Rubinie, 2 Agavi, 2 Palmette del Brasile, 180 siepi varie, etc.
SIAMO ALLA DEFORESTAZIONE URBANA!!!
Tutto ciò, oltre al danno ambientale e culturale, provoca un danno economico ai Gibellinesi: chi risarcirà i cittadini di quasi 1.500.000 Euro andati perduti (ai quali, speranzosi, non ci sentiamo di aggiungere la perdita totale delle 4000 palme della Città).
È ora di finirla, è giunta l’ora di gridare lo sdegno e la vergogna alla quale la città è condannata:
Gibellina è dei gibellinesi, di chi l’ha sognata, di chi l’ha costruita con immensi sacrifici, di chi l’ha curata, amata e spesso bramata…non di quei pochi che la stanno distruggendo con l’assenza di qualunque barlume di progetto e con la motosega tra le mani.
I Gruppi Consiliari
“CON SUTERA PER GIBELLINA”
“OFFICINA 146”
“LA NUOVA FRONTIERA”