Sotto una buona stella di Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy, Eleonora Sergio; Italia 2014; colore; durata 106’. Commedia.
Dopo aver recitato ne La grande bellezza, fresco fresco di Oscar come miglior film straniero, Carlo Verdone, dal 13 febbraio, è ritornato al cinema, con una pellicola tutta sua: Sotto una buona stella. Ha scritto, diretto e interpretato la storia di Federico Picchioni, ingenuo uomo d’affari divorziato, che vive stretto al guinzaglio della giovane compagna Gemma (Eleonora Sergio). Tutto sembra andare bene fin quando perde il lavoro e la ex moglie muore all’improvviso, ritrovandosi sotto lo stesso tetto con due figli ventenni, una nipotina di tre anni e una fidanzata infastidita dalla sue scelte. Federico, adesso, è costretto a fare il padre e il nonno, senza un lavoro e attanagliato dall’incomunicabilità cronica dei figli, arrabbiati per i suoi anni di assenza. Per di più, Gemma, stanca della situazione, lo lascia e va via di casa. La buona stella di Federico riprende a brillare quando conosce Luisa Tombolini (Paola Cortellesi), la nuova vicina di casa. Grazie ad un finto accento romeno e ad una virile capacità nel riparare qualsiasi marchingegno, Luisa, conquisterà il cuore di tutti i Picchioni. «A papà ce voleva una così!» «E secondo te, una così, se prendeva uno come papà?» Già, ad una come Luisa piacerà un inguaribile nevrotico come Federico? Carlo Verdone si serve del genere della commedia per mettere in scena, fra amarezza e ironia, i problemi reali della società italiana. C’è chi perde il lavoro a causa del capo truffaldino; c’è un dilagante licenziamento di personale dovuto alla crisi economica; ci sono figli tristemente consapevoli del fatto che «l’Italia non è un paese per giovani». La storia di Federico è un po’ la storia di tutti, alla quale fa da sfondo una Roma ispiratrice di sogni ma incapace di realizzarli.
Elenia Teri