CUSTONACI – Una serata eccezionale, alla presenza di una cornice di pubblico dalle grandi occasioni, un Pietrangelo Buttafuoco in smagliante forma oratoria ha narrato, dal suo punto di vista, l’inarrestabile decadenza della Sicilia.
Il giornalista ha sviscerato, coinvolgendo il pubblico presente, con un appassionato, ed appassionante, intervento l’andamento sociale, politico ed economico di una Terra che per la sua storia meriterebbe oggi altri destini. Una marginalizzazione progressiva che ne ha fatto una gretta periferia dell’Occidente. Un luogo, che nonostante le sue potenzialità, vede andar via sempre più giovani, il cui unico pezzo di carta di cui oggi necessitano è, purtroppo per Buttafuoco, il biglietto aereo.
Un’analisi senza balbettamenti quella che ha emozionato i numerosi presenti nella suggestiva location che ha ospitato, a due passi dal mare e all’ombra del monte Cofano, la manifestazione voluta dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Bica e coordinata dal vicepresidente Vicario del «Centro Studi Dino Grammatico» Fabrizio Fonte.
Buttafuoco ha sottolineato, inoltre, l’attuale mancanza di una classe dirigente degna di questo nome, che nella sua azione politica dimostri di avere una visione di prospettiva a medio e lungo termine.
In definiva, per il giornalista, tuttavia le responsabilità sono esclusivamente dei siciliani, che hanno paura della verità e che oggi devono iniziare, invece, ad indignarsi, attraverso una partecipazione attiva, se vogliono che qualcosa cambi per davvero in positivo almeno per le nuove generazioni.
Altri spunti di riflessione sono arrivati dagli interventi di Gaetano Armao e Gregory Bongiorno, che hanno rispettivamente raccontato la loro visione della Sicilia e della sua Autonomia.
Un raggio di speranza alla fine è comunque emerso e per dirla con le parole di Paolo Borsellino, ha concluso Pietrangelo Buttafuoco, un giorno questa Terra sarà bellissima.
Nella foto da sx. Gregory Bongiorno, Pietrangelo Buttafuoco, Fabrizio Fonte, Giuseppe Bica e Gaetano Armao.