SALEMI – Doveva essere, nelle intenzioni del Dirigente del Comune di Salemi (l’architetto Paola D’Aguanno) che lo scorso febbraio, sotto la gestione commissariale, aveva autorizzato tale destinazione d’uso, un «ricovero» provvisorio per cani randagi; oggi, però, a distanza di 6 mesi, il giardino del «Centro Kim» (l’edificio che ospita la collezione di film donata nel 2010 al Comune, sotto la sindacatura di Vittorio Sgarbi, dal collezionista Yongman Kim) è diventato un canile.
Il Pdr (Partito della Rivoluzione) di Salemi commenta: «Comprendiamo e condividiamo l’esigenza di dare accoglienza e assistenza ai cani randagi, ma non ci pare questa la soluzione migliore. Chi chiediamo, ancora oggi, quale sia stata la ‘ratio’ che ha indotto il Dirigente a indicare questa allocazione. Il «Centro Kim», indipendentemente da quelle che sono le «sensibilità» dei burocrati comunali, custodisce una importante collezione di film e non può essere degradato a ricovero di animali. Possibile che l’amministrazione comunale non sia in grado di trovare una soluzione alternativa? Noi suggeriamo il Parco comunale di contrada San Ciro. Sebbene – conclude il Pdr – siano passati tre mesi dal voto, non ci è ancora chiaro se c’è una nuova amministrazione o siamo in regime di continuità con la gestione commissariale, tanto evidente è infatti l’immobilismo di sindaco e assessori».