Il dibattito sulle aliquote Tasi a Partanna, seguito dal “segreto” Batman

PARTANNA – Alcuni curiosi, insistono nel volermi smascherare, come se dare un volto alle mie parole, potesse cambiarne l’effetto. Visto che con il giornale Kleos (cartaceo) abbiamo affrontato la diatriba santaninfese sulle tasse ai cittadini e sul bilancio sperimentale; poi abbiamo scoperto qualche insalata all’Unione; per par condicio, e non deludere nessuno, ci occuperemo pure di Partanna, dove la battaglia è stata condotta a colpi di comunicati di partito. Cerchiamo di fare luce. Come emerge chiaramente già nella seduta consiliare del 4 agosto, il gruppo Indipendenti, ha conquistato il ruolo di paladino dei contribuenti. In particolare, il consigliere Bevinetto, ha chiesto di sapere se era nelle intenzioni della maggioranza, modificare il regolamento dell’IMU, consentendo a quelle famiglie che concedono in comodato l’immobile ai figli, oppure viceversa i figli ai padri, di pagare le tasse come prima casa e non come seconda casa. L’intera minoranza chiedeva nello specifico l’introduzione di una detrazione prevista dalla legge nazionale. Tale detrazione ad esempio viene applicata anche in comuni limitrofi come Santa Ninfa. Il sindaco ha affermato di volerne discutere, ma cercando di conciliare gli obiettivi di bilancio. Nella seduta, il piatto forte è stato l’approvazione delle aliquote TASI, da parte dei soli consiglieri di maggioranza. Inizialmente, nella proposta di delibera, era stata prevista l’aliquota del 2,5 per mille sia per l’abitazione principale e pertinenze della stessa nella misura di una per singole fattispecie catastali C/2-C/6 e C/7, sia per tutti gli altri immobili; l’aliquota dell’1,o per mille per fabbricati rurali ad uso strumentale; e l’esclusione dalla tassazione solo dei terreni agricoli. In forza dell’applicazione delle suddette aliquote, nelle casse comunali sarebbe entrato un gettito complessivo di € 1.405.000,00 per finanziare servizi indivisibili quali: la pubblica sicurezza e vigilanza; l’illuminazione stradale pubblica; servizi cimiteriali; servizi di manutenzione stradale e del verde pubblico; servizi socio assistenziali; servizio di protezione civile; servizio di tutela degli edifici ed aree comunali. Per un totale complessivo di spesa di € 1.581.875,00. Il sindaco, ha ricordato in aula, che la TASI è una tassa che arriva direttamente dal Governo Nazionale; una tassazione che sostituisce i Sindaci, le Amministrazioni, i Consigli Comunali, nel potere impositivo che lo Stato dovrebbe esercitare per creare una tassazione più equa. Dalle parole del sindaco, emerge l’amarezza, degli amministratori locali, di rimanere soli davanti ai bilanci da chiudere e alle spese obbligatorie. Eppure, come osservatori, non possiamo fare a meno di sottolineare il forte elemento di novità che caratterizza la TASI. Ovvero i sindaci sono costretti ad esplicitare, come utilizzeranno i soldi dei cittadini. Il sindaco Catania non si sottrae a tale onere ed illustra come verrà utilizzata la TASI per i bisogni dei cittadini e del territorio, con la promessa di condividere i risultati raggiunti. Attraverso le sue parole scopriamo che pagando la TASI ad esempio: si finanzierà la trasformazione del rifugio sanitario in canile, con annesso cimitero; si pagherà la derattizzazione, la disinfestazione, la deblattizzazione; si contribuirà alla sistemazione delle strade, soprattutto quelle esterne a servizio dell’agricoltura, soprattutto la 40 e 41; si potrà dare lustro alla villa Lentini, ed ancora, sistemare Piazza Falcone e Borsellino con l’introduzione dei famosi e pluririchiesti cestini. Il sindaco Catania, anche se ancora non ha presentato la relazione semestrale al consiglio, preferendo il forum, sembra scegliere la strada del dibattito e del confronto trasparente. Sarà merito anche delle telecamere? Scelta ingiusta verso i consiglieri o ossequiosa nei confronti della cittadinanza? Ritornando alla proposta deliberativa, vi è stata una lunga riflessione del consigliere Genco, la quale ha rilevato che approvare una proposta di delibera che prevede delle tasse che gravino sulle tasche dei cittadini ovviamente a nessuno piace. Ma l’esponente della maggioranza afferma che comunque si tratta di una necessità per consentire il raggiungimento degli obiettivi sia amministrativi che politici che gestionali, e che laddove questo non verrà fatto, allora “ce ne assumeremo la responsabilità”. Alla fine, gli emendamenti presentati, dopo un lungo dibattito e confronto, rimangono due. Il gruppo 5 stelle ritira il proprio per appoggiare quello dell’intera minoranza. Il consigliere Bevinetto, per l’intera minoranza, espone in aula un emendamento che prevede per l’abitazione principale e pertinenze l’aliquota dell’1 per mille. Per l’abitazione principale categoria 1 – 8 – 9 e pertinenze, l’aliquota del 2 per mille, perché obbligatoria per legge. L’esclusione dalla tassazione non solo dei terreni agricoli, ma anche dei fabbricati rurali strumentali, anche in considerazione della grave crisi che ha colpito il settore agricolo. L’emendamento della maggioranza invece prevede l’aliquota del 2,O per mille per l’abitazione principale e pertinenze della stessa nella misura di una per singole fattispecie catastali C/2-C/6 e C/7, la detrazione di € 50,00 per figlio; l’aliquota del 2,5 per mille per tutti gli altri immobili; l’aliquota dell’1,o per mille per fabbricati rurali ad uso strumentale; e comunque l’esenzione dei terreni agricoli. Nonostante il confronto, il risultato nella votazione degli emendamenti, è scontato; a parte un leggero mal di pancia dichiarato in aula dal consigliere Corrente, prevale la volontà della maggioranza. Qualcuno dimentica però di far notare che a pochi chilometri di distanza non è stata concessa per la TASI neppure una diminuzione per i figli a carico. Ops, solo una chicca, per non sembrare troppo buono, qualcuno può spiegarci come a seguito dell’approvazione dell’emendamento, nella delibera finale il gettito complessivo del tributo, non è variato? E’ già un miracolo politico o un errore materiale-formale? Optiamo per la seconda scelta, in quanto grazie all’emendamento tecnico nel bilancio di previsione, approvato a ridosso di ferragosto, il peso sui cittadini della TASI, non sarà di € 1.405.000,00, ma di € 1.200.000,00. Ma di questo continueremo a discutere online.

Batman


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