PARTANNA – L’estate appena trascorsa è stata sicuramente un calvario per molte famiglie partannesi, per quel che riguarda l’approvvigionamento delle risorse idriche necessarie alle ordinarie esigenze igienico sanitarie della popolazione. Quale rappresentante del popolo in seno al consiglio comunale cittadino sono stato, infatti, destinatario, se non addirittura bersaglio, di dure rimostranze da parte di numerosi utenti che hanno dovuto approvvigionarsi di acqua, a caro prezzo, presso distributori privati, per far fronte alle esigenze idriche familiari. Constatato, quindi, questo stato di insofferenza dovuto alla carenza del servizio idrico cittadino ho espletato alcune indagini personali che hanno permesso di appurare: – Che il servizio idrico funziona regolarmente in alcune zone della città (il prezioso liquido arriva alle case ogni 2/3 giorni, contro i 10/12 giorni delle zone scarsamente fornite), aumentando ancora di più il malcontento delle zone disagiate che vedono in questo sistema una forma assoluta di sperequazione; – Che il problema è determinato dalle numerose perdite ed avarie della rete idrica cittadina che vede diversi canali di distribuzione del prezioso liquido otturati, quindi, non funzionali ad un’equa distribuzione capillare sul territorio; – Che l’ENTE deputato alla corretta funzionalità del servizio pubblico in parola (l’EAS), causa il suo fallimento, è ormai un “organo ombra”, privo di strumenti e mezzi economici necessari ad un rimodernamento della rete idrica del nostro Comune; – Che l’EAS, con nota datata 25/07/2014 indirizzata al Sindaco del Comune di Partanna (TP) e, per conoscenza, alla Prefettura di Trapani, protocollata dal Comune di Partanna con il n. 15677 di pari data, ha reso edotto il primo cittadino di alcune “perdite idriche riscontrate dall’operatore all’interno del territorio Comunale”, riconducendo la necessità di intervento immediato finalizzato ad un ripristino delle normali condizioni di distribuzione idrica presso 4 vie cittadine dettagliatamente elencate nel documento in parola. Rilevato lo stato di cose appena descritto e certo di interpretare ed esprimere pubblicamente i sentimenti ed il giudizio di una consistente parte della popolazione partannese danneggiata dalla grave situazione idrica cittadina, mi indigna profondamente vedere l’amministrazione comunale inerte di fronte ad una questione così importante quale è quella idrica, limitando il suo settore di intervento ad alcune uscite pubbliche del primo cittadino, che hanno mirato soltanto ad addossare responsabilità, ora questo ora a quello, senza provare a trovare soluzioni reali al complesso problema. Proprio nell’anno in cui il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene, incurante dei numerosi emendamenti dell’opposizione, ha approvato le aliquote TASI al massimo (o quasi) consentito dalla normativa nazionale, rendendo di fatto detto tributo locale sicuramente poco tollerabile alla popolazione, mi indigna ancora di più rilevare che questa Amministrazione comunale, trascorsi ormai diversi mesi dall’inizio dell’emergenza idrica, si muova ancora come all’interno di un ginepraio, senza nessuno che prenda iniziative per la predisposizione di un concreto piano programmatico di ristrutturazione della rete idrica cittadina, seppur di emergenza, finanziato dalle Casse comunali, posto che i tributi locali dovrebbero automaticamente tradursi in servizi di efficienza per la popolazione che li sostiene. Ancora una volta assistiamo, quindi, a spuri proclami del nostro primo cittadino sulle riviste locali, annunci che, quanto meno, ci fanno intuire che l’Amministrazione Comunale ha preso coscienza che il problema “acqua” a Partanna esiste. Posto che l’acqua rappresenta da sempre un bene di prima necessità irrinunciabile da parte di qualsiasi popolazione civile, rilevato che diverse famiglie partannesi, a volte anche indigenti, hanno dovuto ricorrere nell’estate scorsa all’approvvigionamento privato del prezioso liquido sostenendo costi non indifferenti, oggi mi chiedo se un intervento concreto dell’amministrazione comunale finalizzato ad una rapida soluzione del problema idrico in diverse zone della città non avrebbe dovuto avere carattere di priorità rispetto alla realizzazione dei numerosissimi eventi ludici e spettacolistici per le piazze cittadine, di cui l’Amministrazione CATANIA vanta il patrocinio durante la passata stagione estiva. Ehh caro signor Sindaco, questa domanda se la sono posta anche diversi cittadini per cui auspico che il primo cittadino possa scendere al più presto per le piazze per constatare personalmente il grado di insoddisfazione e l’esasperazione della gente. Il tempo dei proclami è finito e le feste in piazza sono ormai alle spalle; giriamoci le maniche ed iniziamo a lavorare seriamente per soddisfare le esigenze primarie della gente. Sempre al servizio del cittadino.
Consigliere Comunale Giovanni Lo Piano Rametta