Di Antonino Bencivinni
Il senatore Antonio D’Alì è clamorosamente rientrato dopo meno di un anno nell’alveo di Forza Italia dove militava dal 1994 e da dove era uscito nel 2013 aderendo al Nuovo Centro Destra di Alfano. Fatti del senatore e di chi nel passato gli ha dato il voto. Ma sono anche fatti dei partannesi e dei cittadini del territorio perché D’Alì, piaccia o non piaccia, è stato punto di riferimento per cose concrete da fare per il Belice, non ultimi i recenti finanziamenti di cui tanto si è riempito la bocca il sindaco di Partanna, Nicola Catania che, grazie alla disponibilità e all’apertura del sen. D’Alì e di altri parlamentari del Centrodestra, ha potuto, da coordinatore dei sindaci del Belice, far sentire la voce del territorio in alte sfere. Da qui l’inevitabile vicinanza-amicizia politica di Catania nei confronti di D’Alì che, stando nell’Ncd, poteva non dispiacere a Catania e ad altri sindaci della zona. Ora però il ritorno nella cellula madre ha messo in difficoltà il sindaco di Partanna che probabilmente potrebbe decidere di abbandonare il senatore ai suoi destini politici da non mescolare con i suoi.