EGADI – Dopo un lunghissimo iter burocratico durato oltre 20 anni, l’iter per l’adozione del 1° Piano Regolatore Generale del territorio delle Isole Egadi si avvia alla definizione.
Il PRG aggiornato è stato consegnato dai professionisti incaricati al protocollo generale del Comune nei giorni scorsi. Un risultato di straordinaria importanza ottenuto grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Pagoto in sinergia con i progettisti e l’Ufficio Tecnico comunale.
Adesso inizia l’iter per la definitiva adozione in Consiglio Comunale.
Un iter lungo e dal percorso tortuoso, quello relativo al Piano Regolatore di Favignana, caratterizzato da ben dieci commissariamenti, che di volta in volta comportavano nuovi adeguamenti degli strumenti urbanistici definiti con il sistema di salvaguardia e l’aggiunta di nuovi vincoli, tra cui quello idrogeologico.
Ad assumere l’incarico per la rielaborazione totale del PRG secondo le indicazioni del CRU, Il Comitato Regionale Urbanistico, nel lontano 1988, sono stati i progettisti Giovanni Nuzzo, Orazio Placenti, Giovanni Frazzitta e Alfonso Porrello.
La prima presentazione, a cura dei quattro architetti, risale al 1994, che però è stato subito necessario adeguare alla luce dell’adozione, nel frattempo, del Piano Territoriale Paesistico che era, appunto, in contrasto con il Piano elaborato.
Una seconda presentazione fu avanzata nel 2000 e, per le osservazioni e i tempi del Consiglio Comunale, si arrivò alla necessità di una nuova elaborazione ancora nel 2003. Adesso il Piano è assolutamente definito ed e’ aggiornato con tutte le norme recenti.
Soddisfatto il sindaco, Giuseppe Pagoto, per il risultato di importanza storica raggiunto.
“A prescindere dal raggiungimento di un obiettivo del programma elettorale di mandato, che si aggiunge tra l’altro all’approvazione nei mesi scorsi di un Piano di Recupero – dice – il Piano Regolatore Generale, com’è noto, individua le linee guida per la pianificazione del territorio. Abbiamo superato tutte le procedure programmatorie che concentravano problemi di varia natura attraversati in questi lunghi anni, con attenzione agli aspetti culturali e sociali negli interessi della collettività e dei singoli. La pianificazione ha tenuto conto della presenza dei vincoli idrogeologici, paesaggistici, ambientali e delle aree di interesse archeologico. Le direttive erano già state fornite ai professionisti negli anni passati, e, vista anche l’edificazione degli ultimi anni, si è trattato di un lavoro difficile e complesso. Adesso sarà inoltrata la documentazione al Genio Civile e alla Soprintendenza per poi perfezionare lo strumento in Consiglio Comunale che potrà, approvandolo, dotare l’Arcipelago di uno degli atti di pianificazione territoriale più importanti e necessari, con cui disciplinare l’utilizzo e la trasformazione del territorio e delle relative risorse”.