CASTELVETRANO – Nelle prime ore di questa mattina (10 gennaio) i Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, supportati dai militari delle Compagnie CC di Mazara del Vallo e di Monterotondo (ROMA), nonché da unità cinofile di Palermo, hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal G.I.P. di Sciacca, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Agli arresti domiciliari sono finiti i giovani gibellinesi, entrambi censurati, E.V.L., 21 anni, e P.L., 24 anni, attualmente domiciliato a Fonte Nuova (ROMA). G.G., gibellinese di 44 anni, anch’egli censurato, è stato invece sottoposto all’obbligo di presentazione trisettimanale alla Polizia Giudiziaria.
L’operazione, convenzionalmente denominata “Venerdì nero”, è stata condotta, a partire dal dicembre 2013 e fino al mese di settembre 2014, dai carabinieri delle Stazioni di Gibellina e Salaparuta unitamente al N.O.R.M. di Castelvetrano, sotto la direzione della Procura di Sciacca.
Le indagini, condotte anche mediante lo svolgimento di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di accertare l’esistenza di un articolato fenomeno di traffico di droghe “leggere”, prevalentemente di tipo marijuana, nei territori di Gibellina, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Salaparuta.
Le sostanze illecite venivano acquistate a Campobello di Mazara e a Castelvetrano per poi essere vendute a Gibellina.
E.V.L. e P.L., emersi come principali spacciatori, si fornivano spesso reciproca assistenza, l’uno procurando le sostanze stupefacenti all’altro che ne rimaneva privo, in modo da essere sempre entrambi in grado di soddisfare le esigenze delle rispettive “clientele”.
Lo spaccio avveniva a soprattutto a Gibellina, principalmente nei pressi delle abitazioni dei due arrestati e nei pressi di una nota sala giochi del piccolo centro belicino, punto di ritrovo per molti giovani.
Le telecamere installate nel Sistema delle piazze dai militari dell’Arma hanno consentito di documentare diversi incontri finalizzati allo spaccio. Nel corso delle indagini è emerso, inoltre, che gli indagati, temendo di essere intercettati al telefono, sia fra di loro che con i rispettivi acquirenti, per indicare lo stupefacente usavano dei termini convenzionali, come “storie”, “cd”, “bombette”.
Anche alcuni minorenni figurano tra i ”clienti” di E.V.L. , il quale si faceva talvolta coadiuvare dallo zio convivente, G.G., nella copiosa attività di spaccio.
Rilevanti i quantitativi di droga ceduta: in alcune conversazioni telefoniche si parla di 350 euro di “erba” e di somme di denaro fino a 900 euro. Nel corso delle indagini è emerso, altresì, che alcuni acquirenti a loro volta spacciavano le sostanze stupefacenti ad altri giovani assuntori.
Nel corso dell’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari, che hanno portato complessivamente al sequestro di altri 70 grammi di marijuana, 30 grammi di hashish e 15 grammi di semi di canapa indica. P.D., 31 anni, L.B., 17 anni, T.T., 17 anni, R.P., 27 anni, sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nelle loro abitazioni sono stati rinvenuti complessivamente circa 100 grammi di sostanze stupefacenti e diverso materiale atto al confezionamento.
A Santa Ninfa, un soggetto è stato segnalato alla Prefettura di Trapani per uso personale di sostanze stupefacenti e, in totale, sono stati notificati sette decreti di perquisizione con contestuale avviso di garanzia ad altrettanti soggetti indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
G.G., dovrà, invece, presentarsi ogni martedì, giovedì e sabato negli Uffici della Stazione Carabinieri di Gibellina.