«Dopo la proroga, concessa dall’assessorato regionale all’Agricoltura, per i lavori di recupero dell’antica torre Bennistra a Scopello, dopo la conferenza di servizi tenutasi alla presenza dei rappresentanti della Soprintendenza, abbiamo risolto alcune divergenze operative riguardanti i lavori che proseguono senza ostacoli. I problemi si sono risolti grazie al buonsenso di tutti, lavorando per l’interesse collettivo e trovando una soluzione condivisa come avevo auspicato».
Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola in merito ai lavori di restauro e ricostruzione della storica torre di avvistamento a Scopello, consegnati lo scorso anno alla ditta “Celi Energia s.r.l.” di Santa Ninfa.
L’appalto per il recupero di quel che è rimasto della torre Bennistra, che diventerà un punto di osservazione del paesaggio, è stato finanziato nel 2012, con ottocentocinquemila euro, dall’assessorato regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari (dipartimento Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura) per lo “sviluppo e rinnovamento dei villaggi”.
Alla conferenza di servizi, convocata dal Rup, l’ingegnere Simone Cusumano, oltre al sindaco Nicolò Coppola erano presenti il soprintendente Paola Misuraca, il dirigente della stessa soprintendenza Girolama Fontana e rappresentanti dell’impresa che esegue i lavori.
Lo scopo della conferenza, come si legge nel verbale era quello di “trovare una soluzione per raggiungere l’area di cantiere con normali mezzi di trasporto per consentire il deposito dei materiali in tale area senza ulteriori costi aggiuntivi per l’amministrazione comunale”.
Il soprintendente presente, l’architetto Paola Misuraca, ha fatto presente che i percorsi “non possono avere una larghezza superiore a 1.50 metri e che pertanto soltanto per il periodo strettamente necessario alla realizzazione dell’opera viene autorizzato un percorso di cantiere… di larghezza necessaria al passaggio di normali mezzi di trasporto e che abbia una larghezza media di circa 2.50 metri”.
Nel verbale della conferenza si legge che all’area di cantiere si accederà “dal lato ovest attraverso il tratto già esistente che si parte dalla strada sterrata Bosco di Scopello e raggiunge il pianoro da cui si diparte il tratto autorizzato e per il tempo necessario per la realizzazione dei lavori con una larghezza non superiore a 2,50 metri e che alla fine dei lavori sarà ridotta a 1,50 metri con il ripristino dello stato dei luoghi”.
L’impresa ha ritenuto “che tale larghezza è sufficiente per il passaggio dei normali mezzi di cantiere e pertanto dichiara di essere disponibile a realizzare l’opera senza costi aggiuntivi rispetto al contratto”.
L’impresa è stata quindi invitata dal Rup a predisporre l’area di cantiere per iniziare i lavori.