L’Ufficio legale dell’Unione dei Comuni, per Batman

Sono tornato! Ma di sicuro al direttore questo articolo non piacerà. Mi ha tirato per i capelli, ma non è riuscito a svegliarmi. Mi ha dedicato parole affettuose, ma sono rimasto inflessibile. Ha diramato avvisi a Chi l’Ha visto, ma non è riuscito a stanarmi. Poi, è passato alla nobile poesia napoletana, dedicandomi dolci parole d’affetto, ma ho resistito. Infine è venuto nella mia tana per scoprire che avevo le valigie pronte per partire, ma non si è arreso. E così adesso sono qui, a scrivere, perché se avevo dubbi sull’utilità ed il senso del mio scrivere, una notte di maggio, passeggero inerme all’aeroporto di Fiumicino, in attesa di partire su un volo non cancellato, ma spostato di tre ore, con l’unica alternativa di un viaggio in autobus di oltre 14 ore, che solo i “siciliani” possono affrontare, su quell’aereo, mi sono soffermato a leggere gli ultimi atti emanati all’Unione dei Comuni. Ebbene la giunta dell’Unione il 22 aprile ha deliberato sulla mancata attivazione dell’Ufficio Legale da parte di quest’ente di secondo grado a oltre 10 anni dal trasferimento iniziale. Triste ammissione di un aereo precipitato senza mai essere decollato. I sindaci, con poche righe, senza esprimere valutazioni “politiche”, prendono atto del fallimento ed invitano i Comuni Unionisti a valutare l’opportunità di recesso dal servizio/funzione “Ufficio Legale”. Analizziamo la delibera. Al primo punto si prende atto che fra i primi cinque servizi/funzioni trasferiti dai cinque comuni unionisti all’Unione dei Comuni “Valle del Belice”, fin dalla data di costituzione 03.05.2004, risulta compreso il servizio “Ufficio Legale”; che la Giunta dell’Unione con deliberazione del 10.02.2005 ha approvato l’apposito regolamento dell’Ufficio Legale. Ricordiamo a tutti che, ad oggi, i servizi attivati sono 6 (più uno, che non si capisce se è servizio o funzione oppure solo “fumo” ovvero il randagismo che è stato trasferito solo recentemente, grazie alle battaglie del consigliere Bevinetto; ndr ma questa è un’altra storia), e sottolineiamo che esistono all’interno dell’Unione regolamenti quali quelli sulla promozione e sulla formazione che, scritti da emeriti giuristi, di fatto non si coniugano con la struttura e l’andamento dell’ente (come ha più volte sottolineato la consigliera Murania; ndr ma anche questa è un’altra storia). Ma torniamo all’Ufficio Legale e alla delibera. Sempre al primo punto si prende atto che il servizio “Ufficio Legale” non è mai stato attivato dall’Unione dei Comuni (ancora sprovvisto di una completa dotazione organica, aggiungiamo dopo oltre 10 anni, e dopo che più volte da queste pagine abbiamo gridato ai sindaci di utilizzare strumenti quali il comando o il distacco; ndr ma pure questa è ancora un’altra storia), perchè le contingenze finanziarie ed organizzative dell’ente, non hanno consentito l’assunzione di una professionalità abilitata a svolgere le funzioni di rappresentanza in giudizio degli enti associati. Scusate, ma era necessario procedere a nuove assunzioni? Nessun dipendente in servizio nei 5 comuni dell’Unione ha avuto o ha le competenze, capacità ed il curriculum per far decollare il servizio? Scusate, non era più semplice creare un albo unico dei professionisti a cui attingere attraverso l’ufficio unico dell’Unione? Ops perfino questa potrebbe essere un’altra storia. Ma nella delibera votata dai sindaci dell’Unione (unico assente il rappresentante di Gibellina, impegnato nella competizione elettorale) vi è di più. Si prende atto, e si scrive nero su bianco, che i cinque comuni unionisti hanno singolarmente ed autonomamente gestito il proprio contenzioso, in applicazione del comma 7 dell’art. 2 del vigente regolamento dell’ufficio legale dell’Unione che prevede la “…facoltà dei comuni di affidare la difesa in giudizio ad un professionista esterno, anziché all’ufficio legale dell’Unione”. Ma se hanno fatto ciò, perché annualmente inserivano il servizio tra i famosi 6 necessari per ottenere il finanziamento regionale? Cosa ne penserebbe la Corte dei Corti di questo “cavillo”? Comunque la delibera prosegue. Ed i sindaci concludono proponendo di interessare ciascun Consiglio Comunale dei cinque Comuni Unionisti affinché ogni Comune valuti l’opportunità di recesso del servizio/funzione “Ufficio Legale” dall’Unione dei comuni “Valle del Belice” e la consequenziale reinternalizzazione di tale servizio presso ogni Comune. Quindi la parola passa ai consiglieri dei cinque comuni. Ebbene a distanza di oltre un mese dalla decisione della Giunta dell’Unione, divenuta esecutiva il 04.05.2015, né il Consiglio Comunale di Santa Ninfa né il massimo consesso di Partanna (comuni più popolosi che rappresentano oltre la metà della popolazione dell’Unione), sono stati interessati dalla vicenda. La delibera che segna il funerale del sogno di un Ufficio Legale Unico per risparmiare in spese legali, ha preso l’autobus piuttosto che l’aereo? Oppure è il vagone di un treno fermo ad una stazione sbagliata? Batman


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