RIBERA – La parrocchia di San Giovanni Bosco, in collaborazione con il comune di Ribera, ha organizzato una rassegna teatrale al fine di potere costituire l’oratorio intitolato a don Giustino Russolillo. La kermesse teatrale, che è alla sua seconda edizione, porta la denominazione di “Teatrando sotto la luna” perché le rappresentazioni si svolgeranno all’aperto nell’ampio spiazzo detto de “La Palma”, in via Verga, di proprietà dei Padri Vocazionisti. La manifestazione ha preso il via il 9 giugno scorso e si concluderà con la serata finale il 5 luglio. Sono stati previsti ben cinque appuntamenti di compagnie teatrali locali che recitano ormai da anni per puro divertimento e per passione di teatro e di cultura. A calcare il palcoscenico sono stati martedì 9 giugno gli attori dell’oratorio Don Giustino Russolillo che hanno presentato, dopo la prima uscita al teatro “Nicolaj” di Calamonaci nei mesi scorsi, il musical “Don Bosco”, nel libero adattamento dell’opera di Biagioli e di Castellacci. Un gran successo di pubblico, gradimento e di critica Il 21 giugno, domenica, sarà il turno dell’associazione culturale “Calamonacinscena” che, reduce dal successo della rassegna di Licata con i riconoscimenti ottenuti da Enzo Raffiti e Marilena Pipia come migliori attori, rappresenterà la commedia di Eduardo De Filippo “Adda passà ‘a nuttata”. L’associazione culturale “Arridi ca ti passa”, che fa capo ai fratelli Francesco e Giuseppe Cipolla, proporrà all’attento pubblico l’impegnativa opera di Plauto “I Menecmi”. Il 4 luglio sarà la veterana associazione locale “Teatro e Amicizia Allavam” rappresenterà la commedia di Paola Riccora “Un misi a lu friscu”, già portata in scena con successo a Calamonaci. Chiuderanno la rassegna il gruppo di “Li cuntacantastorii” di Castelli, Corsentino e Piparo, che presenteranno “La barunissa di Carini”, con a seguire lo spettacolo della band “Skull kikker”. “Lo scopo – ci dice padre Arley Tobar – è quello di costituire l’oratorio, di incontrarci in una casa che accoglie, in una chiesa che evangelizza, in una scuola che avvia alla vita”.
Enzo Minio