“Si ritrovano” a Partanna cugini americani e partannesi

PARTANNA – Pubblichiamo qui di seguito una lettera di Giuseppe Inglese che ha voluto raccontare con una serie di considerazioni un’esperienza significativa che riguarda la sua famiglia.

“Fuggire dalla fame, dalla violenza, da un destino avverso già segnato. Partire per costruirsi un futuro dignitoso. Storie di ieri come cronache di oggi. Cambiano i nomi, il colore della pelle, i moli di partenza, i porti d’arrivo, ma coraggio e paura, ottimismo e malasorte, sono il comune filo rosso di esperienze che si ripetono.

Dopo tre generazioni e 110 anni, il signor David Amatos, nipote di Christofer Amatos nato a Partanna nel 1875, emigrato negli USA negli ultimi anni dell’ottocento in cerca di fortuna, ha potuto riabbracciare i suoi familiari rimasti in Sicilia.

Fra il 1880 e il 1915 approdano negli Stati Uniti quattro milioni di italiani. Circa il settanta per cento proveniva dal Meridione.

Il continente al di là dell’Atlantico dal 1880 apre le porte all’immigrazione nel pieno dell’avvio del loro sviluppo capitalistico; le navi portavano merci in Europa e ritornavano cariche di emigranti.

I costi delle navi per l’America erano inferiori a quelli dei treni per il Nord Europa; per migliorare le proprie condizioni di vita e in cerca di fortuna, milioni di persone scelsero di attraversare l’oceano, per inseguire “Il sogno americano”.

Il lungo viaggio, il mare grosso, i debiti contratti non li scoraggiano. Sognano la “Merica”.

Ad accogliere i siciliani dopo il faticoso viaggio di quarantacinque giorni, stipati sulla nave, c’era il porto di Ellis Island, l’Isola delle Lacrime e dei controlli medici e amministrativi durissimi.

I nostri emigranti si scontrano con la realtà: un Paese pronto ad offrire nuove opportunità in cambio di sacrifici enormi.

Grazie alle nuove tecnologie e alla potenza del social network Facebook che annulla le distanze fisiche tra le persone, il fratello di David, Christofer Amatos nel 2011 ha contattato il cugino partannese Cristoforo Inglese. Il pomeriggio del 24 agosto scorso, la famiglia Inglese ha accolto i ritrovati cugini americani, accompagnandoli in visita per le vie della città di Partanna, cercando di ricostruire insieme le proprie radici comuni.

Non sono mancati intensi momenti di commozione quando i cugini si sono riabbracciati condividendo, grazie al supporto di un interprete, i ricordi e le foto dei loro nonni.

Giuseppe Inglese”


Pubblicato

in

,

da