FAVIGNANA – “Valorizzare ricette che i ristoratori hanno scelto di inserire nei loro menù con lo scopo preciso di aderire ad un sentire ormai comune che la Carta dell’Expo ha così bene sottolineato e che impone comportamenti saggi e rispettosi”.
E’ questo l’obiettivo guida – sintetizzato dalle parole di Maria Guccione – dell’importante operazione realizzata in occasione della tappa favignanese di “Pescebello Fish Tour” (manifestazione che con le degustazioni del pescato delle isole ha voluto coordinare gli sforzi tra le istituzioni locali per definire una politica di promozione unitaria ed efficace del territorio, valorizzando il patrimonio culturale, materiale e immateriale e mettendo in rete le eccellenze e le tipicità) dall’Amministrazione Comunale delle Egadi grazie all’idea e al lavoro della stessa Maria Guccione, esperta di tradizioni locali e già ristoratrice d’eccellenza, e dello chef trapanese Peppe Giuffrè, ossia un ricettario dal titolo “Mangiamo a Favignana”.
“Un e-book – spiega la Guccione – con 14 ricette che provano come la ristorazione locale si stia evolvendo positivamente, in armonia con le aspettative globali di un maggior rispetto verso l’ambiente e di un saggio utilizzo delle risorse. In tutte le ricette c’è un attento e ben dosato utilizzo delle erbe locali, spesso spontanee, che rappresentano la vera anima di un territorio, perché il loro profumo differisce da luogo a luogo a seconda del calore del sole o del salmastro del mare che il vento depone su erbe e frutti, rendendo più intenso il loro sapore e il loro profumo. Da ex ristoratrice sempre attenta ad un saggio uso delle materie prime non posso che rallegrarmi del nascere di questa nuova sensibilità alimentare che non sfuggirà ai fruitori più attenti dei servizi che il territorio offre, di cui la gastronomia è componente essenziale”.
Del ricettario, realizzato in collaborazione con i maggiori ristoratori delle Isole Egadi, lo chef Giuffrè dice: “La bellezza di questo lavoro consiste nell’aver voluto e saputo cogliere l’opportunità di sentirsi nel pieno di Expo a Favignana. Da sempre nel mio lavoro punto a un’alimentazione consapevole e a quanto la ristorazione può offrire alla sostenibilità, ossia all’idea che una ricetta della tradizione debba sposare un tema importante per ‘conservare’ anche mangiando. Abbiamo dato vita a questo lavoro con entusiasmo. Grazie alla mia piccola esperienza nel campo editoriale ho raccolto anche delle belle immagini per le ricette e ne è venuto fuori un vero e proprio vademecum per il turista, una guida che possiamo utilizzare per promuovere Favignana, cogliendo il lato emozionale che suscita nelle persone. La dedica è quella che sento più mia, ossia ‘a chi, quando fa qualcosa, la fa con qualcuno’, ossia ai miei colleghi ristoratori. E ho voluto lasciare in bianco le prime due pagine del nostro ricettario, perché descrivere il mare, la bellezza di Favignana, non è possibile, quindi non ho pensato di raccontare nulla, ma ho preferito che immaginassero”.
“Mangiamo a Favignana” nasce sulla scia di quelli che sono i nostri progetti da sempre prioritari – dice il sindaco Giuseppe Pagoto – perché noi puntiamo con ogni mezzo a valorizzare i nostri territori d’eccellenza, quelli in cui si riesce a fare ancora turismo di qualità grazie alle acque meravigliose e ai nostri prodotti gastronomici legati alla pesca e al mare”.
“Un’iniziativa che passa dalle sapienti mani dei ristoratori locali, che, come artigiani del cibo – dice Marcello Cavalli di Temporealeweb – trasformano le tipicità del territorio in ricette uniche valorizzando la stagionalità del pescato e l’unicità dei prodotti della terra”.