Padri e figlie di Gabriele Muccino, con Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul, Diane Kruger, Jane Fonda e Quvenzhané Wallis; Usa – Italia, 2015; colore, durata 116’; drammatico. Continua l’intesa Muccino-USA e a ottobre arriva nelle nostre sale Padri e figlie, film in cui il regista italiano dirige un cast stellare. Jack Davis (Russell Crowe) è un famoso scrittore, vincitore del prestigioso premio Pulitzer, rimasto vedovo dopo un incidente stradale e costretto a crescere da solo l’amata figlia (Amanda Seyfried). Come se non bastasse, Jack deve fronteggiare anche la grave malattia nervosa che lo attanaglia, cercando di non intaccare la riuscita dell’unico lavoro capace di svolgere per garantire un degno futuro alla bambina, prima che gli zii materni riescano a sottrargliene la custodia. La storia segue due linee temporali: si apre negli anni ‘80, all’epoca dell’incidente, per poi svolgersi al presente, raccontando parallelamente le due vicende correlate, fino alla risoluzione finale. Un film che divide la critica, anche se la maggior parte di essa elogia all’unanimità il lavoro di Muccino come regista, e individua il problema nella scarsa capacità di spicco della sceneggiatura scritta da Brad Desch. Per fortuna l’ottima interpretazione degli attori (Russell Crowe fra tutti) riesce a sucitare nello spettatore le emozioni necessarie per interessarsi al film fino alla scena conclusiva. Elenia Teri
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