di Antonino Bencivinni La questione della gestione dei rifiuti rischia di soffocare i territori e le diverse amministrazioni comunali della Valle del Belice. Le numerosissime difficoltà economiche e burocratiche che paralizzano i diversi tentativi di azione rischiano di far diventare tutto il territorio deposito di rifiuti vari. E’ venuto il momento di rompere definitivamente una volta per tutte con il passato, timbrato “Belice Ambiente” (ci chiediamo tutti: quando saranno trasferite le competenze del ciclo rifiuti dalle Ato alle Srr?). Ed è quello che vogliono fare ormai tutti i sindaci che, se continua così, rischiano di contribuire al disastro ambientale e di non essere rieletti alle prossime elezioni scivolando proprio sui rifiuti. Documenti di fuoco sono appena usciti dalle amministrazioni di Gibellina, da Legambiente di Castelvetrano e dal sindaco di Partanna Nicola Catania che con un atto di imperio negli ultimi giorni ha gestito pressoché in proprio la raccolta dei rifiuti: “Dopo che la Belice Ambiente – ci ha detto il sindaco di Partanna – non ha di fatto gestito il servizio, in considerazione del problema igienico-sanitario aggravatosi dopo il secondo giorno di emergenza passato senza che nessuno raccogliesse la spazzatura, ho fatto una nota alla dott.ssa Sonia Alfano, commissario regionale Ato Belice, ribadendo che non era giustificabile che in particolare a Partanna non si raccogliesse la spazzatura, visto che Partanna era in regola con i pagamenti, era dotata dei mezzi di raccolta dei rifiuti, manteneva una convenzione attiva con la discarica di Trapani e una piattaforma attiva per la differenziata. A causa della non possibile utilizzazione degli operai che sono dipendenti dalla Belice Ambiente, ho deciso un affidamento provvisorio ad una ditta tratta dalla White list della Prefettura di Trapani ed ho potuto far funzionare il servizio in via eccezionale”. Evidentemente questa soluzione è provvisoria e non potrà durare nel tempo. Che succederà dopo, non si sa bene, anche se c’è da prendere atto che ogni amministrazione sta ricorrendo o è ricorsa già a qualche forma di riparo e speriamo che non debba essere quello volontaristico, seguito, sull’onda dell’entusiasmo del successo elettorale, dai sostenitori del sindaco Catania all’indomani della sua elezione (vedi foto).
Che dire per il futuro? Rimarremo nella…mondezza?