FAVIGNANA – Partecipi, attenti ed entusiasti i bambini della scuola dell’isola, cui l’iniziativa Bimbimbici si rivolge, per promuovere stili di vita sani, per diffondere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, incentivare il bike2school, creare consapevolezza sul tema della sicurezza, ma anche per sensibilizzare collettività e mondo politico sulla necessità di realizzare zone verdi, percorsi ciclo-pedonali e progetti di moderazione del traffico e riduzione della velocità.
Sotto lo slogan ‘La nuova fiaba della bicicletta’, i bambini sono stati invitati per questa giornata a pedalare tra le vie della propria isola.
L’iniziativa ha preso il via ieri (15 maggio) alle ore 17 presso l’Oratorio Parrocchiale a Favignana, dove si sono svolti:
Percorsi di abilità per imparare a muoversi in bici;
Attività di educazione stradale da parte della Polizia Municipale;
Distribuzione di gadget ricordo dell’iniziativa
Piccola merend
Consegna PatentiBici.
Alla stessa hanno partecipato il Comandante dei Vigili Urbani di Favignana, Alessandro Leone, e l’agente Anna Parisi, oltre all’assessore Tiziana Torrente, con delega alle Politiche sociali e culturali – che ha seguito, sin dall’inizio, l’organizzazione della manifestazione assieme all’assessore Giusy Montoleone, alle Attività sportive e Istruzione pubblica – chiedendo il supporto anche delle associazioni di protezione civile locali. I bambini coinvolti si sono dimostrati tutti preparati sui segnali stradali e capaci di rispondere alle direttive degli agenti.
“Avevamo chiesto alla scuola di invitare i bambini e le loro famiglie a partecipare – dicono gli assessori – all’iniziativa predisposta pensando all’educazione stradale dei più piccoli. Legambiente ha preparato dei percorsi all’interno dell’oratorio, la PM ha fatto educazione stradale e sono state distribuite magliette e succhi di frutta; alla fine della giornata sono state rilasciate ai bambini le patenti del bravo ciclista, messe a disposizione dalla FIAB. Per noi il percorso era particolarmente importante, perché riguarda anche la tutela e la sicurezza stradale, che nelle isole, generalmente abituate a una maggiore e totale ‘libertà di movimento’, talvolta non viene presa in esame. Essere lontani dalle città può far dimenticare le corrette abitudini, che in questo modo abbiamo ripristinato”.