Conclusa la campagna di scavi dell’Università di Bonn

SELINUNTE – Un incontro tenutosi presso il Baglio Eldama a Selinunte ha siglato la fine del settimo anno consecutivo della campagna scavi che il team dell’Università di Bonn, guidato dal professore Martin Bentz, in collaborazione con l’Istituto Archeologico Germanico di Roma (Deutsches Archäologisches Institut ) e il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, ha studiato sin dal 2010 attraverso scavi condotti all’interno del parco archeologico nella valle del Gorgo Cottone sul versante orientale di Selinunte.

Il progetto ha indagato le sezioni di un enorme quartiere industriale di produzione di terrecotte e ceramiche greche scoperto da prospezione geofisica. Con 1250 metri quadri di estensione e una lunghezza di 80 metri nella valle del Gorgo Cottone, in prossimità del fiume, sono stati scoperti circa novanta fornaci di forma rettangolare e circolare. Si tratta della più grande industria del mondo antico ritrovata finora. Le strutture possono essere identificate come la sezione orientale di un esteso laboratorio risalente al VI – V secolo a.C.

L’incontro, voluto da Nicola Miceli, Presidente del Club Unesco Castelvetrano, alla presenza dei sindaci di Castelvetrano e Campobello di Mazara, rispettivamente, Felice Errante e Giuseppe Castiglione, si è svolto in occasione dell’ultimo giorno di scavi che in estate si ripetono puntualmente ormai dal 2010.

“L’intervento del prof. Martin Bentz con la sua équipe ci sta consentendo – ha dichiarato il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante – di far riemergere il più grande insediamento industriale dell’antica colonia greca mai scoperto”.

“Gli scavi, iniziati nel 2010, proseguiranno grazie al finanziamento dell’Istituto archeologico germanico di Roma e siamo certi – ha proseguito il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione – che ci riserveranno ancora tante sorprese”.

 


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