PARTANNA – La presidente cittadina della Fidapa dopo un anno di attività traccia un quadro di quanto attuato e fa un appello contro la discriminazione alle donne.
“Trascorso da Presidente il primo anno sociale del biennio 2015-17, è per me inevitabile ripercorrere le svariate tappe, segnate dalla Speranza di “un’Alba nuova”, attesa per costruire un Mondo migliore.
Non posso tacere che si è già avviato il nuovo percorso di cui preannuncio un importante convegno al Castello Grifeo nel giorno della Memoria, 27 gennaio 2017 ed il compimento del Gemellaggio Partanna-Floridia, 29 gennaio 2017 per rinsaldare le comuni radici storiche e promuovere l’auspicato turismo culturale.
Il mio appello è rivolto a tutta la società civile per dare un contributo di consapevolezza e di condanna del fenomeno tuttora allarmante della disparità di genere, a ragione stigmatizzata dalle vigenti Carte Costituzionali europee e per aiutarci a dire NO alla violenza sulle Donne, secondo il progetto nazionale della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari.
Nella qualità di Presidente della sezione di Partanna oltre a condividere gli obiettivi della Presidente nazionale Pia Petrucci, della Presidente del Distretto Sicilia Rosa Maria La Scola e a far rete con le Presidenti della provincia di Trapani e delle province siciliane, faccio appello a tutte le forze sane della società per attenzionare le numerose sacche di pregiudizio ancora permanenti, i residui forti e resistenti di una mentalità maschilista, i comportamenti consolidati nel tempo ed offensivi della dignità di ogni Donna e che purtroppo sono alla radice di tanti drammi quotidiani.
Chiedo una capillare collaborazione al Sindaco Nicolò Catania, all’Assessore per le Pari Opportunità e ai Servizi Sociali. Invito Dirigenti, Docenti degli Istituti di ogni ordine e grado a non abbassare la guardia. A chi ha il compito di educare, prevenire, vigilare, denunziare, ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e a chi amministra la Giustizia richiedo fermamente di non far passare sotto silenzio nessuna forma di discriminazione, che in certe realtà socio-culturali va dalla scarsa considerazione della Donna al mancato rispetto; dal maltrattamento all’abuso, alla tragica soppressione. Proprio perché non bastano le manifestazioni esterne e talvolta solo esteriori ma occorrono educazione, cultura, idee chiare e progetti, mi rivolgo ad ogni personalità di rilievo per competenza ed esperienza al fine di dare una svolta decisiva di cambiamento operativo e per far sì che il 25 novembre 2016, Giornata Internazionale di opposizione alla violenza di genere, sia l’acme di un percorso instancabile, mai sospeso nel corso di ogni giorno dell’anno”.
La Presidente F.I.D.A.P.A. della sezione di Partanna
Anna Maria Napoli