CASTELVETRANO – I lavori di realizzazione dell’Urban Center, completati già da diverse settimane, hanno reso possibile la piena fruizione della struttura che sarà presto operativa.
“Abbiamo seguito e portato a compimento un’opera che aveva ottenuto un finanziamento della Comunità europea, nel corso della precedente amministrazione, che ha avuto una duplice valenza quella di riqualificare gli splendidi spazi della Collegiata dei Santi Pietro e Paolo, e quella di creare una struttura di presidio e supporto ai processi di trasformazione della città, creando un ulteriore punto attrattivo per il Sistema delle piazze – ha affermato il sindaco Felice Errante – abbiamo scelto di non inaugurarla per evitare qualunque tipo di strumentalizzazione, stante la delicata situazione che stiamo vivendo, ma auspichiamo che la prossima civica amministrazione saprà valorizzare il sito quale strumento di conoscenza, ricerca, riflessione, formazione e confronto sui temi di architettura, paesaggio e urbanistica, coinvolgendo cittadinanza, istituzioni, operatori economici, sociali e culturali, promovendo comunicazione, dialogo e partecipazione”.
“Si tratta di un laboratorio urbano, aperto alla società civile per promuovere il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti e lo sviluppo sostenibile della città – ha affermato l’assessore Girolamo Signorello – offriremo ai cittadini ed ai visitatori uno spazio dinamico all’interno degli ambienti magici della Collegiata con un progetto concepito nel rispetto assoluto dell’alto valore storico-artistico degli spazi in cui viene ospitato e che sarà un motivo di richiamo per il centro storico”.
Dettagli progetto Urban Center
I lavori sono stati curati per la progettazione dagli architetti Giovanni, Domenico e Luisa Nuzzo. Che così spiegano: “Sarà uno spazio con una nuova modalità di racconto e nuovi sistemi multimediali grazie ai quali il visitatore avrà la possibilità di partecipare attraverso una gestione creativa, multimediale, interattiva e dinamica, e di essere continuamente informato e aggiornato sui temi delle politiche urbane, delle trasformazioni in atto della città, delle scelte della pubblica amministrazione. Allo stesso tempo sarà immerso in un racconto della città che si muove tra passato, presente, futuro”.
Nel progetto si è tenuto conto anche della tipologia di utenza del sito, prevedendo la realizzazione di un allestimento che possa adattarsi sia alle fasce più giovani (famiglie con bambini e scolaresche) mediante una fruizione di carattere ludico-ricreativo attraverso l’utilizzo di linguaggi innovativi capaci di trasmettere i contenuti didattici e culturali in un’ottica di edutainment, sia alle altre tipologie d’utenza, attraverso allestimenti di carattere illustrativo-didascalico.
Gli exhibit che saranno collocati all’interno della navata della chiesa, di circa 220 mq, sono distribuiti secondo un asse che dall’ingresso conduce all’area presbiteriale consentendo al visitatore di muoversi liberamente nello spazio attorno ad essi o per ammirare le decorazioni a stucco dell’edificio.
Il cammino che dall’ingresso giunge all’area presbiteriale è scandito da n.4 exhibit. Ognuno ospiterà al suo interno apparecchiature audio e video che consentiranno all’utente l’interfacciamento con il Sistema Interattivo.
Il primo exhibit che si incontra giungendo dalla scala, che conduce dal piano terra alla chiesa, è il “front desk”. Esso serve a fornire al visitatore le informazioni di prima accoglienza. Si compone di due elementi: un tavolo elissoidale e una parete curva in cartongesso che funge da quinta al tavolo. L’intervento dovrà permettere all’amministrazione comunale di comunicare al visitatore/cittadino varie informazioni legate al territorio. Dovrà, inoltre, dare una prima conoscenza dell’area e del territorio circostante sotto il profilo storico (architettonico, artistico e archeologico), geografico e socio-culturale mediante la proiezione di immagini video e commenti/registrazioni sonore.
Subito dopo il front desk trova collocazione il secondo exhibit il “Tavolo delle mappe” che con un sistema interattivo mostrerà contenuti informativi. Il tavolo di forma ellissoidale riprende le forme stilizzate del front desk sul quale l’utente potrà fare un volo interattivo sulla provincia di Castelvetrano e sulle sue ricchezze storico-architettoniche e socio-culturali
Il terzo exhibit si compone di due elementi allestitivi, una parete curva di forma absidale e uno “scriptorium”. La forma di questo elemento allestitivo richiama quella di un abside, con un segmento di circonferenza per pianta e una porzione di sfera per cupola. Sulla parete intradossale verranno proiettate delle immagini tramite un proiettore posto in alto, i cui contenuti saranno azionati toccando un monitor touch 42” incassato nello scriptorium. In questo exhibit l’utente potrà approfondire temi soprattutto legati all’archeologia e all’architettura.
Nell’area presbiteriale trova posto il quarto exhibit “Canti e tradizioni”. Esso è composto da due “acquasantiere” disposte in prossimità alle pareti perimetrali. Questi elementi scenici ripropongono in maniera stilizzata le acquasantiere con piedistallo. L’acquasantiera progettata non assolverà la tradizionale funzione bensì sarà un elemento interattivo su cui saranno effettuate delle proiezioni evocative tramite dei dispositivi collocati a sospensione al di sopra delle acquasantiere, che verranno azionati da una pellicola capacitiva collocata sul bordo della vasca. In quest’ultimo exhibit l’utente potrà avventurarsi in una conoscenza approfondita dell’area e del territorio circostante soprattutto sotto il profilo storico antropologico, culturale, sociale e di percorsi legati alla tradizione popolare.
Tutti i contenuti sonori di tipo informativo-didascalico saranno realizzati nelle lingue italiano e in inglese.