Povero Partito Democratico di Partanna!

PARTANNA – Povero Pd di Partanna!. Dopo la sconfitta elettorale del 2013, con un certo senso di orgoglio di partito, diverse anime dello stesso si sono messe insieme per dare vita ad un’opposizione unitaria all’amministrazione vincente di Nicolò Catania. I gruppi, con tre consiglieri comunali, si sono riuniti attorno al nuovo segretario Gerardo Savarino che avrebbe dovuto essere il garante dell’unità. I fatti sono stati ben diversi nell’arco soprattutto degli ultimi tempi. A poco a poco dal partito se ne sono andati quasi tutti, compresa la consigliera Vita Biundo che ha lasciato il gruppo consiliare del Pd e si è iscritta al Gruppo Misto. L’ultimo consistente esodo (di 13 o 14 o 15 componenti del direttivo, la precisione del numero non credo abbia alcuna importanza politica, ma la sua consistenza sì) sembra sia passato inosservato (almeno fuori non è trapelata alcuna presa di posizione, come ai tempi dello stalinismo) prima di tutti al segretario cittadino che sembra non si sia accorto o non si sia sostanzialmente preoccupato di nulla: un altro, forse, ne avrebbe tratto le conseguenze e si sarebbe dimesso dalla carica. Ma, a quanto si dice, pare sia mancato anche l’intervento forte del segretario provinciale col risultato che si è arrivati qualche mese fa perfino alla chiusura della sezione (Per citare solo un dato della “positività” dei risultati della segreteria Savarino, dicono alcuni fuoriusciti, le ultime primarie hanno registrato la partecipazione di 120 persone circa, rispetto ai 400 partecipanti alle precedenti primarie). Il Pd ha, dunque, chiuso la sezione (vedi foto) perché non aveva più nulla da dire? E’ quello che a caldo immediatamente si è pensato. Sennonché il segretario cittadino che ha una più che decennale esperienza di questo tipo di sedie (è stato segretario cittadino dell’Udeur, della Margherita e poi del Pd), ha deciso – con un nota i cui toni e contenuti non possono trovare giustificazione neanche se rapportati alla sua non più giovanissima età (73 anni, ma fisicamente ben portati!) – di far sapere che la sedia del Pd è ancora “sua”

Povero Pd! Il segretario Savarino, quando lo era dell’Udeur o della Margherita non sembra avere combinato guai perché chi gli stava dietro (l’on. Culicchia) lo sapeva certamente indirizzare; da segretario del Pd probabilmente si è ridotta di molto pure la qualità dei suoi consigliori cittadini e lui negli ultimi tempi, mandando messaggi “in assoluta libertà” attraverso il licenzioso web, si è addirittura disinvoltamente esposto al rischio di facili querele (azioni che sono certamente antipatiche in un paesino dove in genere tutti si conoscono o addirittura sono o sono stati perfino compagni di passeggio: una recidiva però potrebbe sbloccare queste resistenze psicologiche). Visto che il segretario provinciale del Pd, informato da noi sulla possibilità di una querela al segretario di Partanna, e sollecitato ad intervenire, non si è neppure fatto sentire, dobbiamo presumere che il segretario cittadino del Pd, Savarino, nonostante sconosca il significato diffamatorio e/o letterale di alcune parole o espressioni della lingua italiana, vorrà ancora contare sulla resistenza della colla della sua sedia? Oppure qualcuno potrà pure accorgersi che è politicamente devastante mandare allo sbando un partito, oggi di governo e non di poco conto come il Pd?

Antonino Bencivinni


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