PARTANNA – Il G55 del centro belicino ha ospitato oggi (21 novembre) il fondatore della rete Cowo (Coworking), Massimo Carraro che, dopo aver visitato la struttura del G55 e dopo essere stato informato dal vicesindaco di Partanna Antonino Zinnanti, sui risultati finora raggiunti, è andato via soddisfatto. Gli abbiamo prima rivolto alcune domande.
Ci spiega in poche parole l’utilità degli spazi di Coworking?
Il Coworking crea la possibilità di utilizzare un luogo professionale a tempo pieno a condizioni economiche sostenibili in assenza di vincoli particolari e dà altresì l’opportunità di conoscere altre persone con cui scambiare idee e opinioni.
Ritiene che i luoghi deputati ad ospitare strutture di coworking siano soprattutto le grandi città?
Sembrerebbe pregiudizialmente di sì, ma va constatato che gli spazi di coworking attualmente esistenti sono 127 in Italia e si distribuiscono in 72 centri che sono per la maggior parte piccoli e medi centri.
Valuta positivamente l’esperienza condotta fino ad ora?
Certamente, come si nota già per la struttura di Partanna, ma va detto che il ritorno non è immediato, anche se ovviamente per chi utilizza gli spazi dei coworking, questi costituiscono una buona opportunità.
“Le aziende presenti all’interno del G55 – ribadisce il vicesindaco di Partanna Zinnanti che intende sottolineare i risultati ottenuti nel primo anno partannese di esperienza di coworking – hanno lanciato le seguenti Call di selezione del personale:
Call 1: n. 2 istallatori di Fibra Ottica;
Call 2: n. 1 programmatore di linguaggio C, C++, Assembly;
Call 3: n. 1 Video Maker;
Call 4 in uscita: n. 1 Sistemista Linux.
Inoltre sono centinaia gli studenti che condurranno qui nell’anno scolastico in corso la loro esperienza di alternanza scuola-lavoro”.
“Mi compiaccio – ha ribadito il sindaco di Partanna Nicolò Catania – per gli apprezzamenti ricevuti dalla persona più autorevole nel campo in Italia, apprezzamenti che sicuramente porteranno ad una più concreta e proficua collaborazione e che ci incoraggiano a proseguire questo percorso innovativo che creerà nuove opportunità di lavoro e di occupazione per i giovani del nostro territorio. Il nostro intendimento è quello di tentare inoltre di diventare attrattori di interesse convergente di tutte le esperienze pubbliche e non pubbliche di attività di scambio di esperienze anche nel mondo della ricerca e dell’innovazione scientifica”.