SANTA NINFA – Prendendo spunto dal progetto promosso dall’I. C. “Ferrigno” di Castelvetrano dal titolo “un libro un viaggio” che prevedeva tra le diverse iniziative la presentazione del libro “Oskar Schindler il giusto” dell’autrice Bortolotti, gli alunni dell’Istituto autonomo “L. Capuana” di Santa Ninfa si sono messi alla prova nella scrittura di alcuni testi poetici sul tema dell’olocausto. Nell’approssimarsi del “Giorno della Memoria” ricorrenza in cui si celebra il ricordo delle vittime del Nazismo, durante la Seconda Guerra Mondiale, cogliamo l’occasione per pubblicare una delle poesie, nella speranza che il ricordo di chi ha perduto la vita per una guerra sbagliata possa servire da monito alle generazioni future, indurle alla riflessione e alla costruzione di ponti di pace in ogni angolo del mondo.
CENERI SENZA NOME
La baracca è gelata come l’inverno.
Solo i ricordi riescono a scaldarci,
non c’è uscita o scelta
non chiedete, non c’è risposta.
Siamo cose ormai
cose che odiano.
Amarezza
dolore
spavento;
persone senza nome
uomini senza ombra, donne senza volto
bambini figli del gas, della fame, dello sparo.
Bambini senza ali, senza libertà, senza salvezza.
Fango o neve sotto i miei piedi,
fumo, due guerre, un treno, sette violini,
tutto parte da questa storia della memoria,
da quelle porte scritte col sangue: “Il lavoro ti renderà libero”.
Per voi catene rotte, sacrifici che il fuoco non cancellerà
e che il fumo non spazzerà via.
Siamo noi, siete voi, siamo qui.
La speranza è ancora viva…
C. Palmeri IIIB