PARTANNA – Discorso d’apertura della campagna elettorale di Nicolò Catania. “Abbiamo le idee chiare per rendere Partanna una città europea”
Il sindaco uscente di Partanna Nicolò Catania ha inaugurato ieri (15 aprile) il comitato elettorale di via Regina Elena, 9 in apertura della campagna elettorale per le amministrative del 10 giugno 2018. Sede gremita per Catania che si ripresenta alla guida di quella squadra che in questi cinque anni ha governato la città. “Vorremmo che il rinnovamento di Partanna, iniziato con un progetto che nel corso del mandato è stato limato e perfezionato, continuasse. Abbiamo le idee chiare verso obiettivi concreti e raggiungibili per innalzare la leadership di Partanna fino a farla diventare una città europea seguendo quelle direttive che ci giungono dall’Ue e che ci indicano la strada per migliorare”. Catania ha rivendicato le molte cose fatte nel quinquennio. “Siamo riusciti, nonostante le difficoltà – continua – a portare avanti l’ordinario senza perdere di vista la programmazione di lungo periodo facendo diventare Partanna ciò che è e non era cinque anni fa”. “Questo risultato non è frutto di estemporaneità ma di un lavoro enorme, certosino che ha fornito la base sulla quale proseguire. Nell’ottobre del 2013 è stato introdotto il bilancio armonizzato, un meccanismo che ha bloccato tutti i comuni, ma nonostante questo siamo riusciti a fare di necessità virtù gestendo l’emergenza e contemporaneamente creando le condizioni programmatiche per raggiungere obiettivi a lungo termine. E questo raddoppiando il tempo dedicato all’amministrazione della cosa pubblica e alla risoluzione dei problemi. L’unità di intenti, la serietà di questa amministrazione a Partanna non si erano mai viste in un percorso svolto con determinazione e soprattutto senza crisi politiche che potessero rallentare l’azione amministrativa. Nel contempo abbiamo rinnovato i ¾ del Consiglio comunale per raggiungere risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Adesso vorremmo raccogliere il frutto di ciò che è stato seminato in questi anni”. Il primo cittadino uscente ha poi ribadito il lavoro che c’è stato dietro la visita del presidente Mattarella a Partanna. “Per fare venire Mattarella sono stati impiegati due anni e mezzo superando anche le difficoltà legate agli impegni del Capo dello Stato seguite allo scioglimento delle Camere e alle elezioni nazionali. Una visita che ci riempie di orgoglio perché rappresenta la prova che abbiamo sdoganato una comunità che altri volevano chiudere in un reticolato, in un recinto senza possibilità di espansione”. Per questo e altre ragioni “ci riproponiamo alla comunità partannese ma anche belicina, un popolo dalla grande potenzialità e resilienza”. Catania ha quindi citato la costituzione del Gal Valle del Belice e del “G55”. “Con il Gal consegniamo alla comunità uno strumento indispensabile per la programmazione 2016/2020 offrendo ai nostri giovani e alle imprese un incubatore di idee e un mezzo per reperire finanziamenti per quello che coraggiosamente vorranno fare”. “Il G55 è il segnale di quanto siamo convinti di portare avanti una progettualità per il futuro. Essere oggi la prima amministrazione pubblica in Italia ad aver creato un coworking e un Fablab al servizio dei giovani è motivo di grande soddisfazione. Con l’alternanza scuola-lavoro abbiamo dato l’opportunità ai ragazzi e alle famiglie di confrontarsi nel mondo dell’istruzione universitaria e delle professioni per scegliere il percorso formativo migliore in base al proprio orientamento. Abbiamo governato l’oggi programmando per il domani. La giunta, che ringrazio insieme alla maggioranza consiliare, ha lavorato dal primo all’ultimo giorno con serenità e determinazione e senza distrazioni dovute alla ricerca di poltrone. Una squadra formata da persone estranee alla politica che hanno portato la loro esperienza e competenza, costantemente al fianco del sottoscritto. Con grande ostinazione credo e continuo a credere in questa città e nelle sue potenzialità e non mi pento di aver detto sì alla richiesta, pressante ma affettuosa, di molti concittadini”. Il sindaco ha infine dedicato un passaggio all’attenzione dell’amministrazione verso il sociale e le fasce più deboli con l’offerta di servizi necessari ai tanti che hanno bisogno di sostegno “per i quali abbiamo destinato ogni anno i ¾ del bilancio”. Catania ha quindi concluso: “È facile oggi parlare di programmazione, anche perché nelle pubbliche amministrazioni è stata introdotta obbligatoriamente da dieci anni. Noi invece vogliamo parlare non solo e non tanto di programmazione quanto di rendicontazione, la vera cartina di tornasole dell’operato dell’amministrazione. Guardando ad essa diamo la risposta concreta, non a parole ma con i fatti, di ciò che questa amministrazione ha realizzato finora. Ma tanto ancora resta da fare e per questo nei prossimi giorni coinvolgeremo chi vuole collaborare fattivamente al programma, aggiustando il tiro e cambiando ciò che serve per dare un futuro concreto a questa città”.