Trovato l’accordo per la gestione della rete idrica comunale

PARTANNA – Il Comune di Partanna ha raggiunto l’accordo con Eas e Siciliacque spa per la gestione della rete idrica della città. In questi anni si sono succeduti numerosi colloqui con il Dipartimento regionale delle Acque e rifiuti (considerato che in passato, per scelta degli amministratori del tempo, sia la rete sia i pozzi di contrada Magaggiari erano stati consegnati con una convenzione a dir poco vincolante all’Eas) per riacquisire la gestione del servizio idrico. Anni di contrapposizioni, diatribe e denunce che hanno visto spesso l’Eas soccombere in favore del Comune per i disagi e i disservizi arrecati alla comunità. A seguito di una serie di recenti incontri tenutisi tanto al Dipartimento regionale delle acque quanto all’assemblea dell’Ato idrico provinciale si è concordato, insieme agli altri sindaci della provincia serviti finora da Eas, di trovare delle soluzioni idonee che potessero risolvere definitivamente sia il problema dell’approvvigionamento che quello della distribuzione. L’attività portata avanti dall’amministrazione comunale di Partanna ha fatto sì che in diversi incontri e più recentemente nei tavoli tecnici tenutisi nei mesi di gennaio e marzo venisse raggiunto un accordo generale fra Comune, Eas e Siciliacque che, fra l’altro, prevede un investimento da parte di Siciliacque di circa 600mila euro per la sistemazione e implementazione dei pozzi di c/da Magaggiari riconoscendo al Comune una corposa royalty annuale di circa 50mila euro. Inoltre l’accordo prevede che il 40/50 per cento dell’acqua prelevata sarà destinata all’approvvigionamento gratuito al solo comune di Partanna per il fabbisogno dei cittadini. “Abbiamo motivo – afferma il sindaco Nicolò Catania – di ritenerci ampiamente soddisfatti per l’accordo raggiunto dopo lunghi ed estenuanti anni di lavoro e confronto istituzionale su una questione che riguarda un servizio essenziale per la comunità e che, al pari del servizio di raccolta rifiuti, avremo modo di poter gestire direttamente ottimizzandolo in termini di economicità ed efficienza. Abbiamo da subito colto l’opportunità offerta dalla recente legge n.16 del 2017 ai fini di una migliore gestione del servizio. L’idea è quella di utilizzare le royalty e le entrate derivanti dalla gestione diretta per gli investimenti necessari alla graduale sistemazione e riparazione della rete idrica che oggi versa in pessime condizioni a causa della cattiva gestione dell’Eas in tutti questi anni. Restano comunque attivi i contenziosi aperti con l’Eas per il recupero delle somme anticipate dal Comune per sopperire alle mancate riparazioni”.

 

 


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