PARTANNA – “A distanza di un anno dalle commemorazioni tenute alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dei rappresentanti del governo nazionale e regionale per il 50esimo anniversario del terremoto che la notte fra il 14 e il 15 gennaio 1968 sconvolse il Belice e nonostante rassicurazioni e assunzioni di impegno da parte delle istituzioni non si registra ad oggi alcun passo avanti nel completamento della ricostruzione”. Così Nicolò Catania, primo cittadino di Partanna e coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, in occasione del 51° anniversario del sisma che ricorrerà fra pochi giorni. “Sebbene il coordinamento dei sindaci – prosegue il sindaco del comune belicino – abbia perseguito con costanza l’obiettivo di ricostruire l’identità territoriale cercando di contribuire allo sviluppo economico dei centri colpiti, pur fra le mille difficoltà che amministratori locali e cittadini riscontrano quotidianamente sul territorio a causa della mancata ultimazione sia delle opere di urbanizzazione primaria che di edilizia privata, la situazione è a un punto di stallo”. “E a nulla sono valsi – osserva Catania – gli energici tentativi di trovare soluzioni emendative, prontamente predisposte e inoltrate dal coordinamento all’attuale governo nazionale già dal suo insediamento, per rimpinguare con nuove norme i capitoli finanziari destinati alla ricostruzione post-sisma”. Sforzi caduti nel vuoto che hanno generato fra i sindaci un profondo “rammarico – aggiunge Catania – per la continua assenza dello Stato, a dir poco mortificante per chi ogni giorno fra immensi sacrifici e ostacoli cerca di creare opportunità di sviluppo. Nonostante tutte le sollecitazioni e le prese di posizione si arriva a un punto oltre il quale gli strumenti a disposizione degli amministratori non sono più sufficienti, anzi questi risultano impotenti senza l’intervento delle istituzioni nazionali. Ed è per questo che, pur nel rispetto delle gravi tragedie che in questi mesi hanno colpito molte parti d’Italia, un paese fragile di fronte a catastrofi naturali che purtroppo si susseguono con cadenza regolare, non possiamo restare in silenzio né lasciare che si perda tutto ciò che di buono è stato fatto in questa terra. Onorare la memoria dei tragici fatti del ’68, la geografia sconvolta dei paesi colpiti e le tante vittime della furia della natura significa anche non smettere di lottare per vedere riconosciuti i diritti del nostro territorio a una ricostruzione degna, completa e funzionale al suo sviluppo”.
Per ricordare il sisma i comuni del comprensorio hanno messo a punto un nutrito calendario di manifestazioni che qui di seguito riportiamo.
12 gennaio. A Poggioreale alle 11,00 si svolgerà un convegno nell’aula consiliare “Cangialosi” in via Ximenes sul tema “Podium Regale – Ipotesi di recupero dei ruderi di Poggioreale” al quale interverranno gli ingegneri Maria Seminara e Rosario Rosso. A seguire alle 12 sarà presentato il workshop internazionale “Ghost town Poggioreale”.
13 gennaio. A Montevago alle 18,00 si riuniranno nella Chiesa Madre, per una messa simbolica di “speranza, coraggio, e gioia” officiata dal Vescovo Ignazio Zambito, tutte le coppie che si unirono in matrimonio nel “periodo delle baracche”, ovvero nei difficili anni del dopo terremoto. Il 14 gennaio alle 19 sempre a Montevago è prevista una fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma con partenza da piazza della Repubblica e arrivo ai ruderi del vecchio centro abitato.
14 gennaio. A Santa Ninfa alle 18,00 è prevista la celebrazione della santa messa nella Chiesa del Cristo Risorto. Il 15 gennaio alle 20 si terrà una seduta del Consiglio comunale per commemorare il sisma.
14 gennaio. A Menfi alle 18,00 alla biblioteca comunale sarà presentato il libro di Nino Bondì “Menfi 1968 Cronache del terremoto” mentre il 15 gennaio alle 17,00 si terrà una celebrazione eucaristica nella Chiesa Madre e alle 18,30 i rintocchi della “Campana della memoria” di Stefan Calarasanu in piazza Vittorio Emanuele in ricordo delle vittime del terremoto.
15 gennaio. A Salaparuta alle 10 nei locali della scuola cittadina si inaugurerà la mostra fotografica “1968 – Terremoto nel Belice: immagini e documenti 51 anni dopo”.
15 gennaio. A Gibellina si terrà alle ore 16,00 la cerimonia di intitolazione della sala Agorà allo scrittore Leonardo Sciascia con il patrocinio dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, del Comune, del Coordinamento dei sindaci del Belice e della Fondazione Orestiadi. Alla manifestazione interverranno il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa. Nel corso della cerimonia sarà consegnata una targa all’Accademia di Belle Arti di Brera per il restauro del mosaico di Gino Severini. A seguire si esibirà il “Palermocoropop”. Infine alle 18 al Museo delle Trame Mediterranee del Baglio di Stefano, sede della Fondazione Orestiadi, è in programma l’inaugurazione delle mostre “Gibellina 50+1:l’Attesa…” di Cosmo Laera e Stefano Pizzi e “I nuovi reperti della collezione archeologica” a cura di Francesca Oliveri.
26 gennaio. A Sambuca alle 17,00 si inaugurerà la Chiesa Madre Maria SS Assunta. Ad officiare la santa messa per la riapertura al culto dell’edificio religioso sarà il cardinale S.E. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento.