PARTANNA – Imprenditori nel settore tecnologico fra i quali alcuni fondatori di importanti realtà con sede in Sicilia, per testimoniare agli studenti delle scuole che anche da noi si può fare impresa e di successo. Un’altra giornata improntata alla scoperta delle nuove frontiere professionali e alle scelte coraggiose di chi ha deciso di investire nella sua terra di origine per l’appuntamento che rientra nel programma di eventi della Settimana delle Scienze, Innovazione, Tecnologia e Ambiente (Sita), organizzata dal Comune di Partanna fino all’8 dicembre. A raccontare le proprie storie nel talk “Si può fare anche da noi” Giampiero Di Girolamo, responsabile infrastrutture del programma “Space safety” dell’Esa (Agenzia spaziale europea), Emanuele Vita dell’azienda agricola Geva, Fulvio Scichilone, iOS developer Reflex Camera, Eduardo Pace, fondatore di Antem, Orazio Cuneo, fondatore circuito IES, Giuseppe Schembri, cofondatore del coworking Immagina, Francesco Bianco, cofondatore della Start up ForgeH, Roberto Ragonesi, fondatore del coworking PMO e Start up TalentPlayers, Maurizio Damico, business development project e Ludovico Di Prima del movimento giovanile “Si resti arrinesci”. A moderare l’incontro Alessandro Cacciato, scrittore e autore di “Il Sud vola” e Alan David Scifo, giornalista de “Il Fatto Quotidiano” e autore di “Sud del Sud”. A portare i saluti istituzionali il sindaco Nicolò Catania e l’assessore alle Innovazioni tecnologiche e G55 coworking/fablab Antonino Zinnanti. L’intervento del primo cittadino si è incentrato sul ruolo della scuola nell’agevolare l’acquisizione delle competenze tecnologiche richieste per poter svolgere le professioni più ricercate dalle aziende. “La scuola – ha detto Catania – deve rispondere maggiormente alle esigenze del territorio, deve farsi protagonista del processo di acquisizione di quelle abilità che i nostri ragazzi oggi devono padroneggiare con sicurezza per stare al passo con i tempi e con le richieste del mercato del lavoro. L’istituzione scolastica deve operare un cambiamento di ottica profondo improntato alle nuove istanze che provengono dal mondo tecnologico e che la società richiede rendendosi propositiva e pronta a cogliere tempestivamente le opportunità che la politica e le amministrazioni con i loro interventi provano a portare nei nostri territori”. L’assessore Zinnanti ha invece ringraziato l’Accademia videogiochi italiana e il suo Ceo Luca De Dominicis per la presenza alla Settimana delle Scienze. “Vi siamo riconoscenti – ha spiegato – per la partecipazione all’iniziativa, per averci accompagnato in questa avventura dandoci un grande contributo con i laboratori esperienziali per la realtà virtuale e aumentata che in questi giorni tantissimi studenti hanno potuto sperimentare di persona al G55. Ma soprattutto grazie per aver deciso di aprire nei prossimi mesi una sede all’interno del nostro coworking/fablab per formare i giovani del territorio sulle nuove professioni legate al mondo dei videogames e della programmazione”. A catturare l’attenzione dei presenti nel corso dell’incontro Giampiero Di Girolamo, origini partannesi e un ruolo importante per l’Agenzia spaziale europea per la quale si occupa dello smaltimento dei rifiuti dello spazio. Altra esperienza di successo quella di Eduardo Pace, fondatore di Antem un’azienda partannese specializzata nella meccanica di precisione e robotica industriale con sede al G55 il cui lavoro ha molto colpito nelle scorse settimane anche l’europarlamentare Ignazio Corrao, venuto in visita nella cittadina del Belice proprio per vedere il frutto del lavoro di Pace. E ancora Giuseppe Schembri, cofondatore del coworking Immagina e Roberto Ragonesi che con la sua Start up Talent Players ha inventato un sistema che monitora e “misura” le prestazioni dei giocatori delle squadre dilettantistiche per fornire i risultati alle grandi società calcistiche interessate ad acquistare nuovi calciatori. Tutte esperienze accomunate dalla passione per le nuove tecnologie attraverso le quali gli imprenditori presenti al convegno sono cresciuti professionalmente rimanendo nel proprio territorio e contribuendo al contempo al suo sviluppo.
Imprenditori tecnologici si raccontano nel talk “Si può fare anche da noi”.Tante le esperienze di successo e di innovazione per la quinta giornata della Sita
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