di Salvo Li Vigni
Cari lettori kleossiani, è uscito da poco tempo “DNA”, il secondo album di Ghali, esattamente il 21 febbraio, a oltre due anni e mezzo di distanza dal disco d’esordio, ed ha esordito col botto; direttamente al primo posto degli album più venduti in Italia. “Boogieman”, scelto per questa rubrica, è stato pubblicato a novembre ed ha anticipato l’uscita dell’album, e visto il successo ottenuto, già lasciava presagire la bontà del lavoro fatto in studio e durato oltre due anni. “DNA” oltre a Boogieman, propone altri 14 inediti, tra cui “Good Times”, presentato al festival di Sanremo 2020. Il brano, in duetto con Salmo e dalle sonorità anni 90, è prodotto da Zef e MACE. Ancora una volta, l’artista di origini tunisine racconta un po’ di sé facendo riferimento al suo passato non sempre facile, segnato dall’abbandono del padre. Un’emozione ancora viva che si ritrova nel testo travolgente in una vera e propria mini biografia in rima. l riferimento all’uomo nero è già nel titolo, che sembra uno strano gioco di parole tra Boogyeman, che è appunto l’uomo nero oltre che un film horror, e il boogie-woogie, un genere musicale e di ballo diffuso negli anni trenta e quaranta nelle sale da concerto e negli honky-tonk degli Stati Uniti.