Laudato si’, mi signore, per sor’acqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Alzi la mano chi non ha un contenitore d’acqua in casa. La chiamano acqua corrente, ma si tratta di acqua stagnante. Ogni tanto corre (ma dove?) ma per poco, il tempo di depositarsi e – non sempre – di riempire le provviste. Tutto ciò è talmente noto e pacifico che i partannesi credono che sia “normale”. L’anormalità consiste quando non “arriva” l’acqua. E allora si alza la protesta, si fa per dire. I partannesi sono incapaci di fare rivoluzioni e l’eternità di Re Enzo non è mai stata messa in discussione. Mi correggo: è stata sempre oggetto di discussione, ma in favore, alla fine, del discusso che contando sulla propria simpatia e genialità ha saputo governare un paese quando e come gli è parso. Che c’è di meglio di un prestigiatore capace di far credere alla magia e senza che metta in pubblico la benché minima ombra dei trucchi?
Basta distogliere lo sguardo sulla partner seminuda o sulla farfallina di Belen e il gioco è fatto. E oplà! Ecco l’acqua corrente. Ma corre solo ogni tre giorni! E che vuoi la luna? Qui abbiamo altri problemi. Si tratta di educare un’intera popolazione a capire che l’acqua non è importante, tanto è un bene di tutti, a te che importa? Un posto alla Regione o – il massimo – un posto alle belle arti dove la fatica di fischiare perché un turista tedesco si sta portando via “lu fusu di la vecchia” fa rimanere esausti.
O un posto in Comune.
Che ti importa dell’acqua CORRENTE?
I filosofi presocratici siculi discettavano sugli elementi PRIMI che danno la vita.
Fuoco, aria, terra… ma in ogni composizione non mancava mai l’acqua.
Ora, sulla scena delle prossime elezioni, sempre le solite facce che faranno le solite cose. Un suggerimento pio e cristiano: il nuovo papa si chiama Francesco.
Presumo che anche per lui l’acqua CORRENTE sia importante come il suo omonimo.
Ma prima deve far capire ai partannesi che un popolo civile ha l’acqua tutti i giorni.
Che è utile, humile pretiosa e casta.
Ma la CASTA non se ne preoccupa. E come i ragazzi della scuola di Barbiana potrà dire che l’acqua stagnante sarà sempre meglio della merda.
Del resto i partannesi sono realisti e si adattano a tutto. Governarli non è difficile. E’ inutile. di Vito Piazza