Lettera di Ferri sul coronavirus

CASTELVETRANO –  Il preside Antonio Ferri ci scrive quanto segue:

“Trovandomi ad effettuare continui collegamenti per cercare sempre nuovi aggiornamenti e, soprattutto, nuove scoperte finalizzate alla conoscenza dello studio sulla produzione di un vaccino che possa sconfiggere l’attuale nemico di tutta l’Umanità nel Mondo, è con vera gioia e, perché no?, anche di una vibrante commozione della scoperta che di seguito trascrivo, affinché altri cittadini possano prendere visione dell’eccezionale scoperta della Takis di Pomezia che ha messo a punto un prototipo di vaccino. Il test è stato effettuato allo Spallanzani. Se decidete, come io spero, di darne diffusione, attraverso le vostre testate giornalistiche, darete la possibilità a tanti altri lettori di provare la stessa gioia e speranza che ho provato io”.

“È la prima volta al mondo: un vaccino candidato contro il coronavirus ha funzionato nelle cellule umane, neutralizzando il virus. Lo ha annunciato Luigi Aurisicchio, amministratore delegato della Takis di Pomezia che ha messo a punto il vaccino.Il test effettuato allo Spallanzani, ha spiegato all’Ansa, è stato possibile grazie all’esperienza dell’istituto che ha fatto in modo di verificare l’efficacia di vaccini e molecole direttamente sul virus.“Grazie alle competenze dello Spallanzani – ha spiegato Aurisicchio – per quanto ne sappiamo, siamo i primi al mondo ad aver dimostrato la neutralizzazione del coronavirus da parte di un vaccino”. “Ci aspettiamo che questo accada anche nell’uomo”, ha sottolineato Aurisicchio. Sulle prossime mosse, Aurisicchio ha spiegato: “Stiamo anche esplorando altre interessanti piattaforme tecnologiche in collaborazione con la LineaRx, un’azienda americana”. “Alcuni vaccini hanno ricevuto importanti finanziamenti – ha dichiarato – e hanno già iniziato la fase clinica in altri Paesi”.Per quanto riguarda la ricerca, “noi ce la stiamo mettendo tutta perché un vaccino che nasce dalla ricerca italiana, con una tecnologia tutta italiana e innovativa, venga sperimentato in Italia e messo a disposizione di tutti”, ha aggiunto Aurisicchio. Quello di cui c’è bisogno, ha concluso, è “il supporto delle istituzioni e di partner che ci aiutino ad accelerare il processo: questa non è una gara e insieme possiamo vincere tutti contro il coronavirus”.


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