Il G55 in periodo di Covid-19

PARTANNA – Il G55 Coworking/fablab del Comune di Partanna è una struttura che nasce nel 2016 per volontà dell’attuale Amministrazione Comunale con a capo il Sindaco Nicolò Catania. L’iniziativa è stata pensata e fortemente voluta dall’ex Vice Sindaco e attuale Assessore alle Innovazioni Tecnologiche Antonino Zinnanti. Al piano terra dell’immobile di via Garibaldi 63, è ubicato il Coworking con 25 postazioni, una segreteria, lo sportello Invitalia, due sale riunioni, una sala ristoro. All’interno del Coworking, oltre alla condivisione degli spazi, vi è la possibilità di far parte di una comunità di innovatori, per cui un giovane appena diplomato o laureato, disoccupato, può proporre una propria idea imprenditoriale, confrontarsi con altri imprenditori e con esperti fiscali, per poi decidere se costituire una StartUp e se presentare richiesta di finanziamento presso lo sportello Invitalia presente all’interno della struttura gestito da personale del Comune di Partanna. Precedentemente alla crisi Covid, il G55 è riuscito a creare ben 12 posti di lavoro e quattro StartUp con sede legale all’interno del G55. Al primo piano del G55 si trova un Fablab (fabbrica laboratorio) dove chiunque può creare, riparare, stampare in 3D oggetti di vari dimensioni. In un Fablab un giovane può progettare e realizzare un prototipo che successivamente potrà industrializzare. Scoppiata l’emergenza pandemia, l’assessore Antonino Zinnanti (nella foto munito della visiera prodotta dal G55) e il giovane maker Amos Teri si sono attivati per effettuare numerosi test di stampa di modelli di connettori da applicare a maschere subacquee e a dispositivi di respirazione artificiale. Altri numerosi test sono stati effettuati su diverse tipologie di dispositivi di protezione individuale (DPI) per gli operatori dei presidi sanitari (ospedali). In pochissimo tempo sono arrivate numerose richieste da parte di ospedali siciliani, del Piemonte e della Lombardia. Non avendo un numero di stampanti 3D sufficiente né la materia prima (filamento), l’assessore si è attivato riuscendo a coinvolgere diverse aziende locali ed il Comune di Trapani, i quali hanno donato macchinari, filamenti e pezzi di ricambio. Dopo circa due settimane il Fablab del G55 si è arricchito di altre sei Stampanti 3D di grosso formato: quattro donate dal Colorificio Atria di Partanna e due dall’associazione Mnemosine di Santa Margherita Belice e di due di piccolo formato donate da Medipav srl di Partanna mentre il Comune di Trapani ha donato ben 250 kg di filamento e kg 50 sono stati donati dall’intera Giunta e dal Consiglio Comunale di Partanna. A completamento dell’opera, l’azienda di trasporti “Profera Trasporti” ha effettuato gratuitamente i ritiri e le consegne in tutta la Sicilia. In parallelo all’attività del G55, è nata una Community di Makers dislocati in tutta la Sicilia, di cui il G55 fa parte, dando vita alla prima fabbrica siciliana con distribuzione denominata AIR Factories. Come funziona? Un ospedale carica sul portale una richiesta di dispositivi ed i makers si attivano stampandone un certo numero in base alle proprie possibilità. Una volta raggiunto il numero di stampe richieste, la “Profera Trasporti” si occupa del ritiro con successiva consegna presso l’ospedale che ne aveva fatto richiesta. Ad oggi il G55 ha stampato quasi 1.000 visiere che sono state donate agli ospedali di Castelvetrano, Marsala, Sciacca, Partinico, Palermo, Trapani, Varese, Novara. A numerosi Comuni della Lombardia, alla Croce Rossa, alla Croce Azzurra, a postazioni del 118, IPAB, Avis, Case di riposo. Il G55 continuerà la propria attività fino a quando continueranno ad arrivare richieste di aiuto dai presidi sanitari di tutta la Sicilia e/o altre Regioni.


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