L’Arte contemporanea batte il Covid-19. IX edizione della Battuta fotografica

GIBELLINA – Ottima riuscita delle Battuta Fotografica su “Gibellina Museo all’aperto
A seguito della pausa obbligata dall’emergenza COVID-19, ieri domenica
21 Giugno sono state riprese le attività del Club con l’annuale BATTUTA
FOTOGRAFICA, giunta alla IX edizione, dal titolo “GIBELLINA M/USEO
ALL’APERTO”. La Battuta è stata molto partecipata, come sempre, ed è stata vissuta
anche come momento “liberatorio” contrapposto al “fermo” obbligatoci
dalla Pandemia. Quest’anno, a seguito delle restrizioni causate dal Covid19, si era pensato di poterla effettuare in modo virtuale con una partecipazione tramite pubblicazione di foto con post o storie sulle pagine Facebook e Instagram del Club per l’UNESCO di Castelvetrano Selinunte. Ma alla fine essendo state rimosse alcune restrizioni l’evento si
è potuto svolgere in presenza in quanto la Battuta Fotografica per le modalità di svolgimento è da considerare una manifestazione che si svolge all’aperto con il pubblico distanziato e “in forma dinamica”: fotografare passeggiando. La visita al museo delle Trame Mediterrane, prevista nel pomeriggio, è stata effettuata nel rispetto delle disposizioni dettate dal gestore del museo.

La IX edizione della BATTUTA FOTOGRAFICA MONUMENTALE E PAESAGGISTICA dedicata quest’anno a “Gibellina Museo all’aperto, patrocinata dal Comune di Gibellina e dalla Fondazione Orestiadi, ha visto tra i partecipanti parecchi iscritti dell’Unione Italiana Fotoamatori (UIF), partner di sempre di tutte le edizioni fin dal 2012 e ha avuto un’ottima riuscita anche grazie alla preziosa collaborazione della Proloco di Gibellina (rappresentata dal Presidente Sergio Zummo) e di Daniele Santangelo, puntuale ed esaustiva
guida che ci ha agilmente accompagnato nel più grande museo all’aperto di “arte
contemporanea in Europa”.

Nato grazie all’impegno lungimirante dell’allora sindaco Ludovico Corrao, intellettuale illuminato che nel post-terremoto per ridisegnare una Nuova Gibellina chiese ed ottenne l’aiuto dei suoi amici pittori, architetti e poeti. All’appello di Ludovico Corrao risposero artisti del calibro di Alberto Burri, Mario
Schifano, Franco Angeli, Andrea Cascella, Pietro Consagra, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Palladino e intellettuali come Leonardo Sciascia e molti altri, italiani e stranieri che spesero le loro energie per la ricostruzione. Citiamo di seguito alcune opere: la Stella d’Acciaio, chiamata “Ingresso al Belice”, “Città di Tebe” nella piazza del municipio, “Portale d’Ingresso” all’Orto Botanico, Meeting, la scultura-edificio polivalente (di Pietro Consagra); il Municipio (progettato da Alberto e Giuseppe Samonà e Vittorio Gregotti) e la  piazza antistante su cui insiste la Torre Civica in cemento e ferro (di Alessandro Mendini) e l’Omaggio a Tommaso Campanella – Città del Sole – (di Mimmo Rotella); due fontane (una di Nino Mustica) e un’altra, in marmo travertino (di Andrea Cascella); il “Contrappunto”, una serie di sculture a grande scala, e “Sequenze”, insieme di lastre continue su tre diverse giaciture (di Fausto Melotti); “Una piazza per Gibellina” (di Paolo Schiavo), “Impronta” (di Turi Simeti), “Tensioni” (di Salvatore Messina), il Giardino Segreto (di Francesco Venezia) , diverse macchine sceniche, alcune delle quali progettate da Arnaldo Pomodoro, La chiesa Madre, una sfera incastonata in un cubo, (di Ludovico Quaroni e Luisa Anversa), il Sistema delle piazze (di Laura Thermes e Franco Purini). Da sottolineare, inoltre, che ogni strada, porta il nome di un personaggio siciliano, arabo o nordafricano testimonianza di una volontà di recupero dell’identità isolana e mediterranea che trova corpo nella interessante esposizione museale del Museo delle Trame Mediterranee presso il Baglio di Stefano, sede della Fondazione Orestiadi. A qualche chilometro dal centro urbano insiste con la sua bellezza spettrale il Grande Cretto di Alberto Burri, che sorge sulle macerie dell’antica città, i ruderi della vecchia Gibellina ricoperti con una colata di cemento bianco lasciando però inalterato l’impianto viario. Un’opera grandiosa per conservare la memoria dei resti che la natura avrebbe inesorabilmente inghiottito con il passare degli anni. Si ricorda infine
che alla battuta fotografica e collegato il Concorso oltre l’obiettivo (regolamento reperibile sulla pagine facebook del Club per l’UNESCO di Castelvetrano Selinunte): di norma riservato ai partecipanti alla Battuta fotografica quest’anno, per via delle problematiche COVID-19, è aperto anche a coloro che non hanno potuto partecipare fisicamente alla Battuta Fotografica. I partecipanti dovranno inviare immagini con contenuto naturalistico
(paesaggi, ecc) e/o culturale (opere d’arte, monumenti antichi, architetture contemporanee, ecc), insistente nel territorio di Gibellina. Gli scatti dovranno pervenire entro il 15 Luglio 2020. “Gli scatti pervenuti – ha ribadito il Presidente del Club per
l’Unesco di Castelvetrano Selinunte dr. Nicolò Miceli – saranno valutati da una commissione di esperti che ne selezioneranno uno per la valutazione finale di 1°, 2°, 3° classificato in occasione della cerimonia conclusiva della ‘Degustazione di scatti’ che si svolgerà in una serata di Agosto (data da stabilre) a Gibellina”. Gli scatti per il Concorso oltre l’obiettivo devono essere inviati all’indirizzo e-mail: clubunescocvetranoselinunte@gmail.com. Tutti i partecipanti al concorso potranno pubblicare foto fuori concorso, relative al tema trattato, con post o storie sulle pagine Facebook e Instagram del Club per l’UNESCO di Castelvetrano Selinunte, seguendo le istruzioni della challenge lanciata sulle pagine.

 


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