“ELEZIONI REGIONALI 2022…non riesco a togliermele dalla testa!”

di Antonino Bencivinni     Siamo ormai arrivati a meno un anno dall’evento e le scelte tanto attese del sindaco di Partanna, Nicolò Catania, devono inevitabilmente essere rese pubbliche:  parteciperà come candidato alle elezioni regionali siciliane del 2022 e con chi? Che Catania tenga moltissimo ad occupare un posto all’Ars e che si sia preparato costantemente negli anni scorsi a tale obiettivo, non è un mistero per nessuno. Un politico, geneticamente tale, come Catania, non può ovviamente rassegnarsi al non protagonismo, a maggior ragione alla fine del secondo mandato di sindaco che lo vedrebbe fuori dalla “sua” Partanna, pronta ancora una volta a dargli in un piatto d’argento non meno di 3500 voti, 1500 voti in più (la sola Partanna!!!) di quelli che hanno permesso a Eleonora Lo Curto (2178) di diventare deputata regionale Udc nella legislatura che si sta concludendo. 

Le elezioni nazionali del 2023 o, peggio peggio, le elezioni europee del 2024 sono troppo lontane e non alla portata del pur ambizioso Catania. Tanto varrebbe correre il rischio di una candidatura a sindaco di Castelvetrano alle elezioni del 2024. Ecco dunque che giocarsi tutte le carte per le elezioni regionali così vicine diventa una tappa obbligata della sua carriera politica. Le condizioni ci sono tutte: da sindaco è stato visto come modello soprattutto per la sua capacità di creare per tanti anni le condizioni per le feste estive di forte richiamo per il livello degli artisti e per la formula ripetuta e di successo delle notti bianche (prima ovviamente della “disgrazia” covid che ha provocato una momentanea battuta d’arresto nel 2020, in parte recuperata nel 2021). Oltre ad avvalersi, in entrambe le sindacature, di uno staff assessoriale fedele e stabile, ha dato vita ad iniziative di livello facendo spesso parlare positivamente di sé e di Partanna, come nel passato (ma anche in questi giorni, foto in basso: Catania e Zinnanti, infatti, sono stati a Roma il 23 settembre ed hanno preso parte, in qualità di relatori, e per il secondo anno consecutivo, alla conferenza dal tema “Cinema Videogiochi e Cultura – Le nuove tecnologie si fondono con la settima arte per trasformare le difficoltà in opportunità e per aprire nuovi orizzonti occupazionali”, inserita nell’ambito della quarta edizione di “Level Up – Rome Developer Conference”) con l’apertura e il buon funzionamento del G55 e recentemente per l’apertura e il funzionamento nella cittadina di un hub vaccinale. Catania ha partecipato alla vita della Provincia con competenza ed impegno anche assumendo incarichi da sindaco leader del territorio: coordinatore dei ventuno sindaci della Valle del Belice (nel cinquantesimo del terremoto del 1968, da coordinatore dei sindaci ha accolto a Partanna il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella), presidente della S.R.R (“Società di regolamentazione rifiuti”) “Trapani Provincia Sud” cui fanno riferimento undici comuni, presidente della giunta dell’Unione dei Comuni della Valle del Belice (cinque comuni), ecc.. Nonostante il coronavirus quest’estate è riuscito a far partire una stagione di richiamo culturale e di eventi musicali, contribuendo e continuando a far rivivere il teatro provinciale con i concerti di Umberto Tozzi, Francesca Michielin, Fabio Concato, Alice e Arisa (foto in alto).

Buon conoscitore della macchina amministrativa (e già con intervalli che sembrano studiati sono arrivati i finanziamenti di 4.602,44 € da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per l’acquisto di libri destinati alla biblioteca comunale, di 700mila euro per il campo sportivo “Impastato”…) politicamente è riuscito a non assumere posizioni troppo marcate, tranne che negli ultimi periodi quando una scelta andava pur fatta. Il problema è non sbagliare la scelta col rischio di non raggiungere l’obiettivo e far naufragare anni di attività mirata.

           


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