PARTANNA – Anche quest’anno i 21 Comuni della Valle del Belice, a pochi giorni dal 54esimo anniversario del terremoto, registrano con amarezza e totale senso di abbandono da parte delle istituzioni, l’ennesimo fallimento nonostante gli impegni assunti dal Governo nazionale, che ha totalmente dimenticato questa porzione di territorio italiano a distanza di soli quattro anni dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel territorio, il quale aveva lanciato un accorato appello alle forze politiche a sanare queste ferita aperta da troppi anni.
“E’ l’ennesima vergogna che si è perpetrata nei confronti di questo territorio – dice il sindaco di Partanna e coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, Nicolò Catania – nonostante missioni a Roma, varie riunioni con gli uffici legislativi e legali, con i responsabili del Ministero, relazioni sulla tematica e sulle normative vigenti, nuovi quadri finanziari aggiornati e relazioni di accompagnamento che sono state richieste al Coordinamento dei sindaci, il tutto si è rivelato infruttuoso ancor peggio per le blande motivazioni addotte a fronte di un inserimento nella Legge di stabilità di un emendamento governativo, per il quale il sottosegretario Cancelleri si era speso e impegnato, ricevendo il diniego da parte del Ministro e del Governo. Stupisce ancor di più come in questa fase particolare, nonostante le ingenti somme disponibili del Pnrr, non si sia tenuto conto nemmeno della possibilità di inserire i Comuni del Belice nelle agevolazioni riguardanti anche il bonus sulla casa alla stressa stregua di altri territori colpiti dal sisma che invece sono stati puntualmente inseriti.
Tutto ciò – continua – in spregio alla rappresentanza territoriale che ha visto impegnati Parlamentari nazionali del territorio che hanno piuttosto preferito dedicare la loro attenzione e le loro energie ad argomenti altri, non ultimo quello di abbassare l’iva sui preservativi, maschili e femminili con un costo complessivo per le casse dello Stato di 75 milioni di euro. Questa è la classe dirigente che evidentemente questo territorio merita! Non dimentichiamo che anche rispetto a un puntuale emendamento elaborato per il ripristino e l’efficientamento dell’ospedale Valle del Belice di Castelvetrano, non è stata rivolta la giusta attenzione a difesa della salute pubblica dei cittadini del Belice; i parlamentari non hanno avuto nemmeno l’accortezza di trasformare detto emendamento in un semplice ordine del giorno. Sul versante regionale rimaniamo fiduciosi, ma attendiamo fatti concreti, sull’impegno assunto dal Presidente Nello Musumeci relativamente al finanziamento di 10 milioni di euro per il Belice che ancora oggi non trova comunque la concreta modalità di attuazione. Non ci resta altro che procedere con una vertenza generale nei confronti dello Stato a difesa dei diritti dei nostri cittadini e della infrastrutturazione del nostro territorio”.
I 21 sindaci del Belice, anche nel rispetto delle normative anti Covid, hanno deciso di rinunciare ad altre forme di manifestazioni di commemorazione, limitandosi a presenziare alla riapertura della Chiesa Madre di Montevago, distrutta dal sisma del ’68, e unitariamente a una messa che sarà celebrata nella Cattedrale di Partanna sabato 15 gennaio alle ore 18, da monsignor Domenico Mogavero.
Comunicato amaro a pochi giorni dal 54esimo anniversario del terremoto
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