PALERMO – Dalla volontà di Confcommercio Palermo e Confcommercio Enna nasce un nuovo organismo di mediazione, Confmedia, che metterà a disposizione delle aziende associate di Palermo ed Enna un gruppo qualificato di mediatori specializzati avvalendosi del contributo, tra gli altri, degli avvocati Alessandro Palmigiano (materia internazionale e rapporti di consumo), Noemi Corso, Salvatore Mancuso, Vera Sciarrino (rapporti di consumo) e Sandro D’Alessandro.
L’attività di mediazione di Confmedia, già inserita nel registro degli organismi di conciliazione del Ministero della Giustizia, verrà svolta nelle province di Palermo ed Enna e sarà indirizzata verso la diffusione della cultura della mediazione civile, quale attività obbligatoria e funzionale all’obiettivo di una giustizia rapida ed efficiente.
Al vertice di Confmedia è stata designata la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, mentre il direttore operativo è Benedetto Romano.
“Lo strumento della mediazione – spiega Benedetto Romano – offre numerosi vantaggi alle imprese, a cominciare dalla rapidità, perché permette in tempi brevi (circa tre mesi) un accordo di conciliazione tra le parti che produce effetti esecutivi, identici a quelli di una sentenza giudiziaria. Peraltro, la legge prevede l’obbligatorietà della mediazione per alcune specifiche materie come affitto di azienda, locazione, comodato, condominio, proprietà e diritti reali, contratti bancari, contratti assicurativi, divisioni e successioni, risarcimento danno da responsabilità medico-sanitaria oltre alla diffamazione a mezzo stampa”.
“Un servizio importante per le imprese aderenti a Confcommercio Palermo e Confcommercio Enna – aggiunge Patrizia Di Dio – perché Confmedia, essendo un organismo interno, avrà specifica attenzione ai temi legati al commercio e garantirà alle aziende che vi faranno ricorso una sensibile riduzione dei costi legali: sia perché evita il ricorso a una causa legale, sia perché è previsto un credito di imposta di 500 euro in favore delle parti che raggiungono un accordo in mediazione, come pure il verbale di conciliazione è esente dall’imposta di registro per le controversie fino a 50.000 euro”.