Voto di scambio, come tradizione

Non è solo l’insulso Bruno Vespa che fa PORTA A PORTA.

La tradizione è tipicamente partannese e si coniuga col voto di scambio.

E sebbene le mie conoscenze del diritto non siano molto forti, credo la nostra Repubblica preveda che quando non esiste una norma ESPLICITA la tradizione, gli usi e i costumi vadano- o possano-  essere  rispettati PURCHE’ non in contrasto col diritto: si può fare la festa DI sant’Antonio ammazzando il maiale, ma è vietato fare la festa a S. Antonio o a coloro che si chiamino Antonio.

Ma noi partannesi, non ci accontentiamo della legge ufficiale. Ne abbiamo altre, non scritte.

Siamo d’accordo sulla legge che riguarda la privacy, ma permettiamo che uno sconosciuto entri in casa nostra per sapere “ se abbiamo già un impegno con qualcuno” per le votazioni. E siamo talmente masochisti da dire per CHI ci siamo impegnati. A questo punto l’interlocutore forte della presenza di un nostro conoscente, ci dice che essendo in 4 in famiglia almeno 2 voti potrebbero andare a lui. Si comincia a mercanteggiare. Alla fine il candidato la spunta per uno. E’ così che si dividono le famiglie a Partanna. E non importa se chi chiede questa divisione è un cattolico fervente: la famiglia non è importante, non è più sacra.

E’ vero, chi scrive ha appoggiato- solo a titolo personale- qualcuno.

Faccio autocritica. Non hanno sbagliato loro, ho sbagliato io. Fidandomi come un “babbu partannisi”. Ma il buon senso dei miei familiari mi ha salvato. Otto anni fa. Mi misi(mi misero) nella lista Biundo.

Potevo contare su 4 voti, quelli della mia famiglia. Come mai ne ho preso solo 3? Sono ancora alla ricerca del franco tiratore. Così si dividono le famiglie.

I candidati si fanno il giro del paese andando di PORTA IN PORTA a mendicare voti.

In cambio di che cosa?

Non di quello che si HA, ma di quello che si è.

Il medico promette l’interessamento per avere la  legge 104/92( Partanna, dal punto di vista scolastico è il paese più pieno di centoquattristi, una personale, l’altra per un parente mai accudito), il macellaio la carne migliore, il dirigente scolastico il mantenimento dell’organico o chissà che cosa. E non manca- tra costoro- chi nel passato distribuiva i volantini di propaganda nell’ambito della sua stessa scuola. Un reato. Avrei voluto fare qui l’ispettore: sarebbe stato mio dovere denunciarlo alla Magistratura. Qui ripeto quanto già detto in una lettera passata inosservata.

Il fatto che esponenti autorevoli delle tre cordate che si presentano per l’elezione del sindaco siano venuti a chiedermi un impegno mi onora. Li ringrazio per la stima e per l’affetto ricambiati.

Anni fa rifondazione Comunista mi aveva chiesto di candidarmi a sindaco di Milano.

Ho detto di no per 2 motivi:

1.   Non ero all’altezza

2.   Non sono mai stato un politico. Solo un sessantottino.

Oggi a questi motivi ancora validi se ne aggiungono altri e più, come dire? Locali, indigeni. Altri motivi:

3.   la politica partannese non esiste, esistono aggregazioni familiari che si dividono.

4.   E’ vero ci sono facce nuove, ma si tratti di marionette i cui fili vengono retti dai soliti burattinai: C’ è del bello e c’è del nuovo, ma ciò che è  nuovo non è bello e ciò che è bello non è nuovo. Il nuovo l’avremmo trovato in Sebastiano Tusa? Lodevole persona ma CHE HA FATTO PER PARTANNA? Sappiamo cosa ha fatto il padre per selinunte: ha derubato del paesaggio più bello del mondo con le ignobili dune. E cosa ha fatto Sgarbi per Salemi?

Ma davvero abbiamo bisogno di COLONIZZATORI presi da fuori? Tutta la storia diciliana è fatta di colonizzatori: greci, romani, arabi, francesi, borboni….. piemontesi.

5.   I partannesi sono pieni di buoni sentimenti, ma sono privi di quel sentimento fondamentale che si chiama gratitudine. Da CEVEMA il grande Pasquale ha appeso una scritta: “ NON FARE DEL BENE SE NON SEI IN GRADO DI SOPPORTARE IL MALE CHE TE NE VERRA’.  Ad un lestofante a cui avevo “sistemati” due figli( sono esattamente 140 i partannesi che ho fatto entrare nei corsi per insegnanti di sostegno, c’è la mia firma sul loro diploma e se qualcuno dice che ho preteso un solo caffè di ricompensa vado a denunciarli alla locale stazione dei Carabinieri) ho affidato dei lavori. Mi ha derubato per 2 anni.

Un altro “politico” a cui avevo avuto occasione di fare degli enormi favori, nelle passate elezioni, è andato in giro a urlare la sua rabbia isterica e infantile contro chi scrive, colpevole di avere detto che la situazioni partannese non è buona.

E visto che si possono dare buoni consigli quando non si è in grado di dare cattivi esempi lo dico: CHIEDETEVI COSA HA FATTO PER PARTANNA IL CANDIDATO PER LA “NOSTRA” PARTANNA E NON COSA PARTANNA HA FATTO PER LUI.

E poi scegliete.

Ma… un momento… Bussano.

–            Chi è?

–            Porta a porta.


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