“Questione ambientale” e danni all’ambiente derivanti dalla guerra

ROMA – “La “questione ambientale” è ancora più cogente nelle aree di guerra dove i danni all’ambiente derivanti dal conflitto hanno effetti negativi per i decenni a venire, effetti che si traducono in malattie e decessi.

Per tali motivi è necessario non derubricare il tema delle bonifiche ambientali ed anzi, provare nei limiti del possibile a sostenerlo, svilupparlo ed “esportarlo” anche nell’ambito dei processi, ci auguriamo prossimi, di ricostruzione post bellica in Ucraina e nelle altre nazioni martoriate dalla guerra, in ragione della forte connessione tra la tutela dell’ambiente ed i valori democratici e liberali del nostro paese ed in generale del mondo occidentale, connessione che finalmente è stata valorizzata anche nella nostra Carta Costituzionale”. Lo ha dichiarato Daniele Baldi Referente Società Italiana di Geologia Ambientale – APS per i “Siti Contaminati”.

La Società Italiana di Geologia Ambientale e Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno realizzato un importante attività di ricerca sul tema dei siti inquinati. Si tratta della Monografie di Geologia Ambientale – Le bonifiche ambientali nell’ambito della transizione Ecologica”, un lavoro editoriale a cura di Vito Felice Uricchio dell’Istituto di Ricerca sulle Acque, Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSA-CNR) e di Daniele Baldi, Referente Società Italiana di Geologia Ambientale – APS per i “Siti Contaminati” e che per la prima volta verrà presentato alla stampa, oggi – Lunedì 28 Marzo 28 Marzo alle ore 15 presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica con la conferenza: “Le bonifiche nel PNRR e la Transizione Ecologica: consenso e informazione scientifica per la crescita”.


Pubblicato

in

da