In Italia il 10-15% dei tumori della mammella sono positivi al test del Dna che svela il gene ‘difettoso’, il Brca1, che aumenta in maniera consistente il rischio di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie. “Ma sono ancora poche le donne diagnosticate in questo modo rispetto a quelle che hanno una familiarità con la malattia. Ogni anno nel nostro Paese sono segnalati, dal ministero della Salute, 46mila tumori al seno. Il 10-15% di questi sono su base ereditaria e hanno un 70-80% di rischio di sviluppare la patologia, facendo due conti vuol dire circa 5 mila”. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Adriana Bonifacino, responsabile unità di senologia del Policlinico universitario S.Andrea di Roma. “Il caso di Angelina Jolie – aggiunge Bonifacino – l’attrice che ha rivelato al ‘New York Times’ di essersi sottoposta a una doppia mastectomia preventiva contro il tumore al seno dopo avere appreso di avere il gene ‘difettoso’, ha il merito di aver sollevato un problema molto sentito in Italia. Non ancora tutte le donne, che sanno di avere una familiarità con questo tipo di neoplasia opta per un test genetico. Abbiamo nel nostro Paese – avverte – su questo tipo di percorso, ovvero il test del Dna per scoprire il gene Brca1 che può portare successivamente al tumore o alla mastectomia, delle resistenze culturali sia da parte delle pazienti che dei medici”.di Fabrizio Barone
In italia il 10-15% delle neoplasie al seno è ereditario; il test genetico, però, è poco diffuso
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