CASTELVETRANO – Da anni l’istituto Comprensivo “Lombardo Radice Pappalardo” di Castelvetrano partecipa a progetti di respiro europeo nell’ambito delle iniziative Erasmus+ coinvolgendo docenti e studenti a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla Scuola Secondaria di I grado. Nei mesi di maggio/giugno 2022 diverse delegazioni di docenti e studenti si sono confrontati e relazionati con colleghi e coetanei di tutta Europa arricchendo notevolmente il loro patrimonio linguistico, culturale, ma soprattutto sociale proiettandosi in una dimensione che li ha portati a sentirsi non solo cittadini europei, ma anche cittadini del mondo. Leggiamo, dalla voce di Michele De Luca, uno degli alunni partecipanti, l’esperienza compiuta nell’ambito del progetto Erasmus+ KA2 “FROM THOUGHTS TO CODES” che li ha condotti a vivere bellissime esperienze di coding e robotica in Turchia.
“Nell’apprendere che ero stato ammesso ad affrontare l’esperienza del Programma Erasmus+ niente meno che in Turchia, ero incredulo ed esterrefatto. Ho atteso il momento della partenza con ansia e con la speranza di novità, sapendo di andare incontro all’ignoto, ma mai avrei pensato che il tutto si sarebbe tradotto in un’esperienza così entusiasmante: Istanbul… la vecchia Costantinopoli! Io l’avevo studiata in Storia e il suo popolo mi era subito sembrato così potente, il suo territorio sempre più in espansione così affascinante, mai avrei creduto di metterci piede in così giovane età e per studiare tra gli alunni del luogo, della mia età e calarmi nelle loro esperienze.
Sceso dall’aereo insieme ai miei compagni Federico e Nicola (ormai “amici”), la Dirigente e due insegnanti, mi sono reso conto che ero sul suolo dell’ “Impero Romano d’Oriente”, ne respiravo l’aria e ne ero esaltato: cominciava così la mia avventura e aveva inizio dalla città di Izmit, ridente città a 100 kilometri da Istanbul.
Dopo l’accoglienza calorosa di alunni, docenti e Dirigente del plesso “Çubuklu Osmaniye Ortaokulu”, abbiamo respirato subito un’area gioviale, fatta di danze e canti, ci hanno accompagnato fino all’aula di informatica dove abbiamo programmato dei piccoli robot, confrontando così le nostre conoscenze (anche di lingua inglese) pure con ragazzi provenienti da varie nazioni. All’ora di pranzo siamo rimasti favorevolmente meravigliati nel constatare che il buon cibo era a km 0 perché di loro produzione, in quanto coltivato nelle serre attigue alla scuola, dove pascolavano anche le mucche.
Il giorno successivo un’altra esperienza in ambito scientifico presso il “Kocaeli Bilim Merkezi”, Museo delle Scienze nel cuore di Izmit, situato negli spazi di una ex cartiera: lo staff ci ha coinvolto in un’attività di laboratorio che consisteva nel creare un “robot pittore”: corpo di plastica, 3 pennarelli per gambe e il motore costruito da noi (sarà un ricordo che porteremo a casa e ci rimarrà per sempre). Poi abbiamo visitato tutto il museo delle scienze e delle illusioni che mi è sembrato ricco e all’avanguardia per la possibilità di fare esperimenti interattivi molto interessanti. Nel pomeriggio, la visita della città di Izmit mi ha dato l’idea della diversità di usi, costumi, cultura, religione, rispetto a ciò a cui siamo abituati, ad esempio la quantità di gioiellerie e dell’oro esposto mi ha fatto pensare all’epoca dei sultani e alla loro antica ricchezza.
La 3° giornata è stata dedicata ad un’esperienza creativa perché alle prese con il volo degli aquiloni nel “Seka Park”: ognuno ha in mano l’aquilone coi colori della propria nazione, è un tripudio di bandiere che ci accomunano e ci fanno capire che siamo tutti uniti, tutti appartenenti a uno stesso cielo. Il pomeriggio ci ha visto impegnati a visitare l’immenso parco “Ormanye” che offre più svaghi: dallo zoo alle pittoresche casette di legno degli hobbit, alla biblioteca all’aperto, dove puoi prendere un libro in prestito e leggerlo su comode amache all’ombra degli alberi: un’assoluta piacevolezza e un’istruttiva novità.
Infine la giornata molto attesa perché ricca di escursioni allettanti ad Istanbul: dal Topkapi Palace di cui avevo tanto sentito parlare e dove ho potuto verificare la grandezza dei sultani ottomani, attraverso l’esposizione dei gioielli più preziosi al mondo… alla visita della moschea “Aya Sofya” decorata da tipici mosaici bizantini dorati… alla crociera sul Bosforo che ci ha riservato uno dei più bei panorami mozzafiato che esistano, al mercato delle spezie che ci ha inebriati di profumi, colori e sapori.
Stanchi, ma soddisfatti, il giorno dopo ci siamo preparati, anche psicologicamente ad affrontare il ritorno in patria. È stato bello, ma anche un po’ triste salutare i nostri compagni turchi, greci, portoghesi e rumeni: abbiamo la consapevolezza di avere ormai dei nuovi amici, oltre ad avere approfondito l’amicizia del trio “Federico- Nicola- Michele”.
Grazie Scuola!”