Seconda alba al Parco archeologico di Selinunte. Duetti e arie al sorgere del sole e si chiude con un bagno nel mare sotto l’Acropoli

SELINUNTE – Un numero notevole di visitatori, una lunga fila ma l’alba era già tutto esaurito dalla sera prima: ma in tanti sono giunti al parco archeologico di Selinunte e hanno aspettato per poter entrare lo stesso, appena finite le visite guidate con lo spettacolo di voci liriche che nascevano dalla notte. In due repliche, si sono sfiorati i mille spettatori, e in parecchi sono addirittura tornati: affascinati, rispettosi, felici di scoprire il parco sotto una luce inedita, quella dell’alba che colora i templi di rosa. Dopo il primo appuntamento di mercoledì scorso, c’è stato un passaparola ininterrotto: La mattina del 21 agosto alle 5 c’era una fila “infinita”. Il format è quello di CoopCulture: si entra quando i templi sono ancora immersi nel buio, le guide conducono i visitatori nella notte raccontando l’antica Selinunte. I soprani Federica Maggì e Emanuela Sala – in rosso fiammante – e il tenore Luciano Giambra paiono emergere dal buio, tra arie note, qualche incursione pop, e un gran finale con “Nessun dorma” e “Let’s sunshine” con il pubblico che partecipa felice. Con Maurizio Maiorana (fiati, percussione e voce), Manuel Scarano (chitarra e voce) e Marcello Iozzia al pianoforte, drammaturgia musicale di Giovanni Mazzara.

Ma il 21 agosto si è registrata la nuova opportunità: il direttore del Parco Felice Crescente ha deciso di aprire dopo tanti anni il cancello che porta direttamente alla spiaggia, nata dal riempimento della darsena della città antica, visto che anticamente il mare “entrava” nella costa e arrivava fino al fiume Cottone. E sono stati in tanti ad arrivare alla spiaggia per un bagno alle prime ore del mattino, in un’acqua che pare cristallo e dove si intravedono le rovine delle fondamenta dell’antica Selinunte. Questa possibilità resterà: chiunque visiterà il parco la domenica (fino all’11 settembre) potrà accedere alla spiaggia con lo stesso biglietto. Con l’aiuto della Croce Rossa è stato allestito il servizio di salvataggio e si può partecipare alla visita guidata ArcheoBlu di CoopCulture che comprende la Collina orientale, il Baglio Florio con l’antiquarium e l’Acropoli raggiunta con le navette elettriche interne del parco, attraversando anche l’antico alveo del fiume Cottone. Si potrà poi raggiungere la spiaggia. L’ultima navetta di rientro sarà alle 20.

E ogni sera, alle 21, si continua poi con gli spettacoli: domani sera, “L’alba separa dalla luce l’ombra” un galà lirico, ma ci sarà la possibilità di ascoltare il suono arcaico dell’aulos, l’antico strumento scoperto esattamente dieci anni fa proprio in uno scavo a Selinunte. Un omaggio alla vocalità italiana tra ‘800 e ‘900, dalla romanza da salotto alla lirica da camera, alla canzone napoletana. La presentazione e l’illustrazione dei brani scelti sarà a cura del pianista e direttore della junior orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Simone Genuini. L’aulos sarà narrato dalla ricercatrice Angela Bellia dell’Institute of Heritage Science National Research Council mentre l’archeoluthiery Marco Sciascia farà risuonare una copia dello strumento. Solisti: Gabriella Pasini al violoncello, il soprano Silvia Pasini e il tenore Michael Alfonsi del Teatro dell’Opera di Roma.


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