EricèNatale, il weekend della musica antica e dei pupi siciliani raccontati dal cuntastorie per eccellenza Salvo Piparo

ERICE – Domani, Venerdì 23 dicembre, alle ore 12.00, gli Amici della Musica di Trapani metteranno in scena “Quant’è bella giovinezza… II”, salotti e diletti del Rinascimento italiano con la regia di Betty Lo Sciuto e la scenografia di Danilo Coppola.
Alle ore 19.30, nella Chiesa di San Martino, si alzerà il sipario con il SìBarÓ Ensemble: Theresia Bothe, soprano, Alice Antichi, soprano, Angelo Litrico, chalumeau, Anna Spoto, traversiere, Mario Licciardello, fagotto, Rosaria Politi, clavicembalo. L’ensemble SìBarÓ nasce dall’incontro di musicisti formatisi in importanti centri di musica antica, uniti dal comune interesse a una più attenta lettura del repertorio musicale appartenente alla tradizione colta.
Ricerca timbrica, interrogativi sull’estetica, tra Seicento e Settecento rappresentano lo spunto di partenza di questo progetto. SìBarÓ propone un repertorio che spazia dal tardo barocco allo stile galante, promuovendo l’utilizzo di strumenti originali dell’epoca.

Sempre nella stessa giornata, alle ore 17.30, nella sala mostre temporanee del Polo Museale “A. Cordici”, sarà inaugurata una mostra sui pupi siciliani dell’artigiano siciliano Angelo Pace. 10 Pupi siciliani in esposizione tratti dalla letteratura epico-cavalleresca di epoca medievale, come le vicende dei paladini di Francia dell’”Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. Gusto e ricercatezza nei materiali utilizzati, come l’ottone, il rame rosso, il velluto, i nastri dorati, i bottoni gioiello.
Nel 2001, anche l’Unesco ha proclamato l’Opera dei Pupi un patrimonio orale e immateriale dell’umanità, inserendola in tale lista nel 2008 e riconoscendola così come un capolavoro da preservare.
La serata ricca di emozioni e suggestioni siciliane continua con “U Cuntu di Orlando” con Salvo Piparo e Michele Piccione, alle ore 18.00, al Teatro Gebel Hamed, a cura degli Amici della Musica di Palermo. “U Cuntu di Orlando” per bocca di Piparo è un intruglio di poetica di strada e tradizioni, ritmi incalzanti e passionali, canzoncine sbiadite di una Sicilia in bianco e nero. Una performance legata alla tradizione popolare, ai pupi siciliani. In scena un cuntastorie, Salvo Piparo, accompagnato dalle musiche, eseguite dal vivo, di Michele Piccione, per raccontare le gesta dei primi paladini di Francia, Orlando e Rinaldo.


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