La ricerca dei candidati per la carica di sindaco alle elezioni amministrative dell’anno prossimo continua con il consigliere comunale Udc Francesco Cannia, 40 anni, consiglie re comunale dal 2003 e presidente della I Commissione consiliare. Queste le domande che gli abbiamo rivolto.
A quali condizioni lei si candiderebbe come Sindaco di Partanna alle elezioni amministrative dell’anno prossimo?
Il candidato Sindaco sarà indicato dalla gente, dai partiti, dalle liste civiche, dalle forze moderate, dall’associazionismo, che vorranno partecipare in un rapporto di vera parità politica, alla creazione di una ampia coalizione, con alla base un programma serio e fattibile. Alla indicazione del candidato Sindaco, si arriverà tramite lo strumento democratico delle primarie, che sono sicuro, è il metodo migliore, per indicare il candidato migliore. Per quanto mi riguarda e solo se il Partito (ndr. l’Udc) che rappresento in Consiglio Comunale chiederà la mia disponibilità, io mi renderò disponibile a partecipare alle primarie e, solo se scelto tra i partecipanti alle primarie, potrò candidarmi. Milito in un partito le cui decisioni ho sempre accettato, anche se in disaccordo, e le cui decisioni anche in relazione alla candidatura a Sindaco intendo accettare.
Quali forze politiche potrebbero sostenere l’eventuale sua candidatura a Sindaco per le elezioni dell’anno prossimo? Il 5 ottobre 2012, tra U.D.C., Partito Democratico, Lista Civica “Per la Città che Vogliamo” e il Gruppo Consiliare “Sviluppo e Solidarietà” è stato siglato un accordo di programma per la prossima legislatura. Questo primo nucleo che è aperto a quanti intendono condividerne le linee programmatiche, sosterrà il candidato a Sindaco che otterrà il consenso maggiore alle primarie. Quali sono gli elementi principali che potrebbero caratterizzare il programma e l’eventuale sua azione amministrativa da Sindaco? Se fossi io il candidato inizierei dalle battaglie fatte in Consiglio Comunale in questi anni: riduzione dei costi della Politica e razionalizzazione dei servizi e delle spese dell’ente, così come voluta con atto di indirizzo realizzato dalla I Commissione e votato dal Consiglio Comunale nella sua interezza nel mese di ottobre 2011. Drastica riduzione del contenzioso mediante l’utilizzo di un vero coinvolgimento, nella responsabilità per i giudizi, dei funzionari. Visto che stiamo già risparmiando, perché non pensiamo ad un serio piano di subentro? Così dopo un decennio di sana dormita della classe dirigente di questo comune, potremmo pensare di dare un futuro certo ai tanti precari dell’ente. Utilizzazione dei cottimi fiduciari, come strumento legale di lavoro e di riqualificazione del territorio. Mettere in un’unica rete le Chiese, il Castello con i suoi giardini e il Museo unico nel suo genere, l’Area Archeologica di Contrada Stretto, la Villa Lentini magari riportata al suo antico splendore, con il patrimonio archeologico di Castelvetrano-Selinunte, con il Museo del Satiro e la rinata Kasba di Mazara del Vallo, etc. In pratica “obbligare” i turisti a visitare Partanna, in tal modo potremmo promuovere, in modo ottimale, i nostri prodotti tipici, dal vino all’olio di nocellara del Belice, dalla cipolla di Partanna alla quale deve essere riconosciuta la Dop, alla Vastedda del Belice, già Dop. Riqualificazione energetica degli edifici pubblici così come delle scuole per ridurre i consumi. Rifacimento della rete di illuminazione pubblica, che oggi appare antiquata e obsoleta. Ripristino dei servizi essenziali (pulizia delle strade, sistemazione del verde pubblico, derattizzazione e disinfestazione ecc.) per ridare alla città un aspetto degno del termine città. Oggi appare sporca e in stato di abbandono. Potremmo ancora disquisire di Servizi Sociali e Realizzazione dei piani di mobilità per i diversamente abili, di Cultura, Informazione e copertura del territorio tramite WiMax, di Sviluppo economico, Ambiente e infine di rapporti di sudditanza con la Società Belice Ambiente, e così via, la lista di cose da fare e mai fatte a Partanna è lunghissima. Dimenticavo, mi scusi, un’ultima cosa, potremmo ricominciare a parlare di “Politica”.
I cittadini di Partanna potrebbero votarla alla carica di sindaco se riconoscessero la positività di quanto lei ha fatto in questi anni in cui è stato consigliere Comunale e Presidente della I° Commissione Consiliare?
Negli ultimi cinque anni, la mia attività di Consigliere e Presidente della I Commissione, è stata volta soprattutto a creare lo scheletro dell’ente tramite l’approvazione di nuovi regolamenti, frutto esclusivo dell’impegno e della professionalità di tutti i membri della Commissione. Solo per citarne qualcuno: il Regolamento della Protezione Civile, quello della Polizia Municipale, quello delle nuove procedure amministrative, con tempi dimezzati rispetto al passato, il nuovo regolamento del Consiglio Comunale con i tagli alle spese della politica, la predisposizione del Bando Pubblico per l’individuazione dei legali di fiducia dell’ente, purtroppo quest ‘ultimo mai tenuto in considerazione dalla Giunta Municipale, etc. Relativamente al mio ruolo di Consigliere Comunale, varie sono state le proposte a favore dei cittadini più deboli, come l’emendamento per fornire di una piattaforma per disabili il plesso scolastico di via XX Settembre; le proposte per i consigli aperti a favore dell’Agricoltura, contro l’errata applicazione della TIA, e, mia e degli altri consiglieri di opposizione, nel corso dell’ultimo consiglio comunale la “bocciatura” della proposta di aumento dell’addizionale comunale IRPEF e dell’IMU sulla prima e seconda casa, che avrebbero vessato fino all’inverosimile i cittadini partannesi.